Siccità, il sindaco di Varese a Fanpage.it: “Dobbiamo limitare l’uso di acqua potabile ai cittadini”
Varese è la prima grande città lombarda a firmare un'ordinanza per limitare il consumo di acqua potabile. A sei mesi dall'inizio della siccità e dopo che, negli ultimi giorni, si è iniziato a parlare di una vera e propria emergenza che sta interessando tutta la regione, il sindaco Davide Galimberti è tra i primi cittadini che ha deciso di prendere provvedimenti. Provvedimenti seri.
Ecco quindi cosa è stato deciso per garantire il risparmio idrico. Le nuove regole prevedono il divieto di utilizzare acqua potabile per lavare le auto (se non esclusivamente in qualche impianto o struttura autorizzata), di non riempire le piscine private e nel caso fossero già piene di non cambiare l'acqua. Per chi non osserva queste regole ci sarà una multa da pagare che andrà da un minimo di 25 euro a un massimo di 500 euro. A spiegare tutto a Fanpage.it è lo stesso primo cittadino.
Sindaco, anche Varese è in una situazione di emergenza siccità?
Al momento non c'è un rischio di approvvigionamento idrico: è necessario però prendere ora questi provvedimenti perché il problema siccità può diventare un caso serio a fine luglio, se ci sarà sempre una scarsità di precipitazioni. Il deficit idrico che interessa il territorio fa sì che dal 1 dicembre 2021 al 20 giugno manchino 516 millimetri di pioggia, l'equivalente di circa un terzo di tutta la pioggia invernale. Si tratta quindi al momento di una iniziativa cautelare.
Quale zona di Varese sta soffrendo di più?
In città non c'è una vera e propria criticità. Più verso fuori città. Il Verbano è al di sotto della soglia di magra ormai da parecchi mesi: negli ultimi giorni poi la situazione si è particolarmente aggravata a causa delle elevate temperature del mese di giugno, che ha visto il superamento di record storici in tutta Italia. Per questo abbiamo deciso di intervenire sia con una campagna di sensibilizzazione sia ora con dei veri e propri provvedimenti.
Oltre al divieto di lavare l'auto e riempire piscine cosa prevede l'ordinanza?
Prevede che gli impianti di irrigazione, sia pubblici che privati, si attivino esclusivamente dalle 2 alle 4 di notte. Inoltre è consentito innaffiare i giardini e orti mediante un sistema tradizionale a bassa efficienza, con il classico tubo di plastica, soltanto nella fascia oraria compresa tra le 20 e le 22. Non è permesso per più di un'ora al giorno.
Questi divieti saranno l'occasione anche per cambiare lo stile di vita?
Esatto. Come lo è stato per lo spreco alimentare e raccolta differenziata. Queste nuove regole ci porteranno a correggere alcuni abitudini. Invitiamo la cittadinanza all’adozione di comportamenti virtuosi per favorire il risparmio idrico.
Tipo quali?
Come ad esempio controllare spesso che non ci siano perdite dai rubinetti. Mantenere l'acqua aperta solo per il tempo indispensabile e non lasciarla scorrere inutilmente. Se possibile preferire la doccia alla vasca da bagno che richiede quantità di acqua inferiore. E ancora: utilizzare lavatrici e lavastoviglie soltanto a pieno carico e nelle ore serali o notturne.
Provvedimento che dovrebbero adottare tutte le città. Non è necessaria una decisione presa da Regione Lombardia?
Si tratta sì di un problema regionale ma poi i singoli territori hanno una loro gestione territoriale che può permettere di incidere maggiormente. Ormai però è un problema nazionale che coinvolge anche zone che non vivono in prima linea il problema della siccità. Basti pensare che i nostri acquedotti servono anche a comuni limitrofi. Per questo è un problema che riguarda tutti.