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“Siamo i carabinieri, stiamo arrestando suo figlio”: donna sventa 2 truffe in pochi giorni

Si spacciava per il comandante dei carabinieri e diceva che avrebbe arrestato il figlio se non si fosse recata in caserma. La vittima scelta era una 80enne, ma a rispondere al telefono era stata la figlia. Per l’anziana, è il secondo tentativo di truffa in pochi giorni.
A cura di Enrico Spaccini
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"Suo figlio ha provocato un grave incidente d'auto, sull'altra vettura c'era una donna incinta. Ora è in stato di fermo", diceva una voce dall'altra parte della cornetta. Quella che, a detta della vittima, stava "utilizzando un tono di circostanza, molto professionale e senza particolari inflessioni dialettali". Sembrava tutto vero, peccato che quando la donna ha chiesto al suo interlocutore il nome del ragazzo fermato, questo ha interrotto la telefonata.

Un tentativo di truffa, una delle più classiche, sventato dalla figlia di una signora ultraottantenne che in quel momento si trovava nell'abitazione della madre in centro a Mantova. L'anziana è vedova da un anno e mezzo, e ormai da diverso tempo è stata presa di mira da tentativi di estorsione di denaro come questo.

La truffa del comandante

"Si è spacciato per il comandante dei carabinieri di Mantova", ha raccontato la figlia ai militari quando ha presentato la denuncia, "di primo acchito sono rimasta sconvolta". Poi il racconto del sedicente carabiniere continuava dicendo che il ragazzo "era fuori di sé e continuava a piangere". Anzi, per conferire ulteriore veridicità alla balla le ha passato anche un'altra persona che "piangeva e diceva frasi incomprensibili", spacciandolo come il figlio fermato.

Costruita la scena, il truffatore ha detto che doveva andare in caserma, altrimenti il fermo sarebbe diventato un arresto. Ma è qui che la donna ha detto che si sarebbe rivolta a un avvocato e che si è resa conto che quel presunto militare non aveva mai fatto il nome del figlio: "Gliel’ho chiesto e lui, dopo un giro di parole, ha interrotto la chiamata".

Alcuni giorni prima, ancora, un'altra persona aveva telefonato all'anziana donna dicendo di essere "l’avvocato di una donna investita dal nipote" e che "con una somma di denaro si poteva evitare la denuncia". In quel caso, l'80enne è riuscita a scoprire l'inganno da sola facendo domande precise all'interlocutore.

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