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Caso Chiara Ferragni

“Siamo certi dell’assoluta innocenza di Chiara Ferragni”: parlano gli avvocati della influencer

“Siamo fiduciosi del futuro confronto con l’autorità giudiziaria”: è quanto hanno detto gli avvocati di Chiara Ferragni commentando la notizia dell’indagine per truffa aggravata anche per il caso delle uova di Pasqua e della bambola Trudi.
A cura di Ilaria Quattrone
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"Siamo totalmente certi della assoluta innocenza di Chiara e che detta innocenza emergerà dalle indagini che verranno condotte": a dirlo sono gli avvocati Giuseppe Iannaccone e Marcello Bana, che assistono l'influencer Chiara Ferragni dopo che nella giornata di oggi, lunedì 22 gennaio, è emerso che oltre a essere indagata per truffa aggravata per il pandoro Pink Christmas realizzato con Balocco, lo è anche per le uova pasquali realizzate con Dolci Preziosi e per la bambola Trudi.

"Chiara Ferragni chiarirà tutto ai magistrati"

"Una volta che il Procuratore Generale presso la Cassazione avrà individuato il Pubblico Ministero territorialmente competente, chiariremo al designato magistrato ogni aspetto delle tre vicende", si legge ancora nella nota stampa a firma dei due legali. "Siamo fiduciosi del futuro confronto con l'autorità giudiziaria e auspichiamo che il clima mediatico che ha caratterizzato sino ad oggi la vicenda si rassereni".

La nota stampa di Dolci Preziosi

Anche Ceralitalia, proprietaria del marchio Dolci Preziosi, ha diffuso una nota stampa in cui si legge: "Rispetto all'inchiesta della Procura milanese su Chiara Ferragni, la Cerealitalia I.D. SpA ribadisce che, ad oggi, non è stata ricevuta alcuna comunicazione ufficiale in merito al coinvolgimento della stessa. L'atteggiamento della società rimane comunque quello della massima collaborazione con le istituzioni, come sempre fatto".

L'inchiesta nei confronti di Ferragni è partita dopo che il Codacons ha presentato esposti in 104 Procure d'Italia. L'imprenditrice è accusata di "truffa aggravata dalla minorata difesa". Questo perché l'acquirente è considerato in "posizione minoritaria" dal momento che avrebbe ricevuto il presunto messaggio ingannevole attraverso i social network. Oltre lei, è indagata anche Alessandra Balocco.

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