Si rifugia nel seggio elettorale coperto di sangue e fa arrestare l’aggressore
Il presidente di commissione al centro, le scatole con le schede e il via vai di elettori (pochi, vista la scarsissima affluenza dell'ultimo referendum sulla giustizia). Una domenica di voto come tutte le altre, quando improvvisamente succede qualcosa di inaspettato. In mezzo all'aula fa irruzione un giovane di 17 anni con il volto coperto di sangue, un taglio dietro l'orecchio. Seguito a ruota da chi l'ha ridotto in questo stato, un rapinatore (25enne, di origini egiziane) che prima l'ha ferito con un coccio di vetro e adesso gli sta dando la caccia. Non appena il più giovane chiede aiuto e dice, tra le urla, di essere stato aggredito dal 25enne, gli agenti presenti bloccano quest'ultimo e lo fanno arrestare. È accaduto al seggio elettorale di via Benigno Crespi a Milano, in zona Maciachini. Il ragazzo ha ripotato una ferita guaribile in dieci giorni, secondo il referto dei medici dell'ospedale Fatebenefratelli.
L'altra aggressione
Il ragazzo aveva già colpito, poco prima di irrompere dentro il seggio elettorale. Stesso obiettivo, stessa arma utilizzata. Poco dopo l'arresto, un 21enne ha infatti raccontato al 112 che, mentre viaggiava a bordo di un autobus della linea 70 all'altezza di via Imbonati, è stato avvicinato da un ragazzo nordafricano che lo hai poi colpito al viso con un pezzo di bottiglia rotta, tagliente come un coltello. I poliziotti dell'ufficio Volanti hanno collegato i due episodi e arrestato il giovane egiziano con le accuse di tentata rapina e lesioni personali gravi. Il 21enne ferito invece, dopo essere stato medicato al pronto soccorso dell'ospedale Niguarda, è stato dimesso con una prognosi di 40 giorni.