video suggerito
video suggerito

Si oppone al rimpatrio e viene picchiato con violenza: “Trascinato dai piedi per metri e colpito in testa”

Un ragazzo si è opposto al rimpatrio ed è stato picchiato, trascinato dai piedi e sedato: “Ammanettato, viene trascinato per i piedi, per metri e metri, sul cemento della pista dell’aeroporto fino alla macchina, prima di entrare nella quale (e anche dopo) gli viene dato il resto. Arrivano colpi in testa e sul corpo con le mani e con gli scarponi, con particolare accanimento sui genitali, strizzati anche con le mani”
A cura di Ilaria Quattrone
0 CONDIVISIONI
Immagine

Nonostante ci sia un'inchiesta giudiziaria in corso che ha acceso i riflettori sulle condizioni disumane a cui sono sottoposte le persone trattenute nel centro di permanenza per il rimpatrio di via Corelli a Milano, non si arrestano le notizie di violenze nei confronti delle stesse. Sulla base di quanto denunciato dalla rete di realtà Mai più lager – No ai Cpr, nel pomeriggio di ieri venerdì 16 febbraio, un ragazzo ha opposto resistenza mentre veniva trasportato verso l'aeroporto per il rimpatrio.

Legato sui sedili dell'aereo

"Ha opposto resistenza, ma è stato ugualmente caricato sull'aereo e legato – come è vietato, ma usuale in questi casi – mani, piedi e torace al sedile. P. era disperato. Ha raccolto le forze, nonostante i sedativi, urla e si è dimenato scongiurando di non essere deportato", scrive la rete su Instagram.

"Il pilota, come a volte accade in questi casi, si rifiuta di partire con una persona così agitata a bordo. A noi piace pensare che sia uno di quei "granelli di sabbia" che riescono a sabotare ingranaggi infernali, ma molto probabilmente lo avrà fatto per ragioni di sicurezza. Chissà", si legge ancora.

Immagine

Sedato un'altra volta nella struttura

"Fatto sta che P., al rifiuto del pilota, viene slegato dal sedile, portato fuori con la violenza dagli agenti che erano con lui, e fatto scendere rovinosamente per la scaletta. Quindi, ammanettato, viene trascinato per i piedi, per metri e metri, sul cemento della pista dell'aeroporto fino alla macchina, prima di entrare nella quale (e anche dopo) gli viene dato il resto. Arrivano colpi in testa e sul corpo con le mani e con gli scarponi, con particolare accanimento sui genitali, strizzati anche con le mani", si legge ancora.

Immagine

Gli abusi non si sarebbero fermati. E infatti, una volta rientrati al centro, il giovane avrebbe urlato di essere visitato: "Ottiene all'entrata di essere visitato dal medico nell'infermeria, che è proprio all'ingresso. In realtà, dal medico di turno ( un signore le cui fattezze, dalla descrizione, lo rendono inconfondibile), riesce solo ad essere ascoltato pochi secondi: il tempo di raccontargli l'accaduto. Poi nessuna richiesta di mostrare le ferite o anche solo alzare la maglietta. Nessuna visita", conclude la rete.

È stato poi portato in cella dolorante dopo che gli sono stati somministrati altri sedativi.

0 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views