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Si masturba per strada davanti a una bimba di 4 anni e alla madre: uomo arrestato per atti osceni

Un uomo di 32 anni è stato arrestato in flagrante per atti osceni in luogo pubblico. L’episodio è accaduto a Garbagnate Milanese, in provincia di Milano, vicino a un oratorio e una scuola d’infanzia. Il 32enne si è denudato davanti a una bimba di 4 anni e alla madre, che sono poi fuggite e hanno chiamato i carabinieri.
A cura di Francesco Loiacono
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Incurante della presenza di una bimba di soli 4 anni, accompagnata dalla madre, un uomo 32enne si è denudato e ha iniziato a masturbarsi. L'episodio è accaduto ieri, mercoledì 10 febbraio, a Garbagnate Milanese, comune vicino Milano. Il protagonista in negativo della vicenda è un cittadino eritreo senza fissa dimora e irregolarmente in Italia, con precedenti penali a suo carico.

L'episodio vicino a un oratorio e a una scuola dell'infanzia

Ieri pomeriggio, attorno alle 16.30, l'uomo era in prossimità di un oratorio e di una scuola di infanzia. Davanti a sé ha visto una bimba di 4 anni con la madre: incurante della loro presenza o forse proprio per una esplicita volontà esibizionistica l'uomo si è denudato e ha iniziato a masturbarsi in pubblico. La donna e la figlia, terrorizzate, sono scappate e sono riuscite a trovare riparo in un negozio di abbigliamento. Da lì hanno chiamato il 112. In pochi minuti sul posto sono intervenuti i carabinieri della stazione di Garbagnate Milanese: quando sono arrivati l'uomo era ancora intento a masturbarsi. I militari dell'Arma lo hanno quindi bloccato e, dopo averlo fatto rivestire, lo hanno arrestato in flagranza per atti osceni in luogo pubblico.

È scattato l'arresto: ecco perché

Il reato di atti osceni, disciplinato dall'articolo 527 del codice penale, è stato recentemente depenalizzato e comporta normalmente una sanzione amministrativa pecuniaria che va da cinquemila e 30mila euro. Ma restano ancora casi in cui è contemplato l'arresto e in cui si applica la pena della reclusione da quattro mesi a quattro anni e sei mesi: accade "se il fatto è commesso all’interno o nelle immediate vicinanze di luoghi abitualmente frequentati da minori e se da ciò deriva il pericolo che essi vi assistano", esattamente come avvenuto nel caso del 32enne di Garbagnate.

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