Si fingono venditori del gas porta a porta e gonfiano il prezzo sul Pos: la truffa per 2 milioni di euro
Una vera e propria associazione a delinquere ai danni di anziani, di persone sole e fragili. È quella smantellata dalla maxi operazione della Guardia di Finanza di Salò, coordinata dalla Procura di Brescia, che in questo momento sta eseguendo 13 perquisizioni nelle province di Brescia, Cremona e Mantova, con 45 finanzieri impegnati e affiancati da un'unità cinofila cash-dog.
Secondo quanto ricostruito dalle Fiamme Gialle il gruppo, composto da 48 persone con base operativa a Brescia, agiva su vasta scalaoperando in diverse regioni italiane tra cui Lombardia, Veneto, Toscana, Emilia Romagna, Piemonte, Liguria e Trentino Alto Adige per raggirare anziani soli e fragili. Più nel dettaglio, l’attività truffaldina consisteva nella vendita di finti rilevatori del gas da parte di sedicenti operatori “porta a porta”, che una volta conclusa la trattativa provvedevano a digitare sulla tastiera del POS portatile un prezzo notevolmente superiore rispetto a quello pattuito nella documentazione commerciale fatta firmare agli ignari clienti.
Le indagini della Guardia di Finanza, avviate dopo alcuni episodi registrati nella provincia di Bresciano, hanno portato alla luce una rete ben organizzata che, in oltre 200 casi accertati, ha permesso ai truffatori di accumulare un totale di ben 2,1 milioni di euro.