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Si finge invalido, truffa l’Inps per 140mila euro e viene assolto, il Tribunale di Milano: “Il fatto non sussiste”

Un avvocato di 53 anni è stato assolto dal Tribunale di Milano perché il reato di truffa all’Inps, di cui era accusato, non sussiste. Sembra che l’uomo si sia finto invalido per 14 anni incassando ben 140mila euro di assegno di invalidità.
A cura di Matilde Peretto
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Il Tribunale di Milano (immagine di repertorio)
Il Tribunale di Milano (immagine di repertorio)

Nonostante l'evidenza della prove, un avvocato 53enne che sembra fingersi invalido da 14 anni, è stato assolto dal Tribunale di Milano. L'uomo, di origine albanese, era stato accusato di aver truffato l'Inps per un totale di 140 mila euro: si fingeva invalido al 100 per cento quando, invece, era in grado di camminare, conversare e studiare per la seconda laurea, come è stato confermato dalla testimonianze di alcuni agenti di polizia. Eppure, l'avvocato è stato assolto perché per i giudici il "fatto non sussiste". I motivi? Uno è un difetto giuridico che riguarda i medici e le certificazioni sanitarie, il secondo riguarda la richiesta fatta dall'imputato di avere una seconda valutazione di invalidità, confermata dall'Inps.

La storia dell'avvocato finto invalido

Secondo l'Inps, il 53enne albanese  è invalido al 100 percento. I primi accertamenti sulle sue condizioni di salute sono stati fatti nel 2010 e mostrano come l'uomo non sia capace di "ripetere nell'ordine corretto tre parole", come abbia bisogno di un "tutore meccanico per muoversi", coma le sue capacità decisionali siano gravemente compromesse e come, per le attività quotidiane, l'uomo abbia bisogno del "supporto di terzi".

Dieci anni dopo, nel 2020, gli agenti della polizia di Milano, decidono di pedinare l'uomo mentre erano impegnati in un'indagine su un'associazione a delinquere finalizzata all'immigrazione clandestina. Lo seguono perché insospettiti dai comportamenti dell'uomo. Si muoveva a piedi senza problemi, prendeva i mezzi pubblici, l'aereo e faceva il suo lavoro senza difficoltà. Stava anche per conseguire il titolo di laurea per la seconda volta. Da qui, sono partite le indagini e il percorso giuridico, fino al Tribunale.

L'accusa e l'assoluzione da parte del Tribunale

L'uomo è stato accusato di aver truffato l'Inps per 10 anni, incassando l'assegno di invalidità per un totale di 140mila euro. L'avvocato 53enne, difeso dal collega Giampaolo Marra, è stato assolto: è invalido e continuerà a prendere soldi dall'Istituto nazionale di previdenza sociale.

"Il fatto non sussiste", si legge nella senza di assoluzione firmata dalla giudice Antonella Bretoja, e i motivi sono due. Il primo riguarda un errore dell'imputazione, ovvero che la Procura "non indica gli artefici e i raggiri attraverso i quali l'Inps sarebbe stato indotto in errore, e cioè se attraverso documentazione sanitaria falsa o attraverso dolosa amplificazione o invenzione di sintomi". In pratica, se la diagnosi fosse stata fatta da sanitari poco competenti o "non necessariamente diligenti", allora "non sussisterebbe il reato di truffa" a carico dell'imputato.

Inoltre, l'invalidità dell'uomo è stata confermata nel 2022. Il 53enne aveva chiesto una nuova valutazione e "l'Inps aveva confermato il giudizio di invalidità al 100 per cento, senza revisione" rispetto al giudizio del 2010.

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