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Si finge donna ed estorce soldi a un ragazzo promettendo un incontro hot, poi lo ricatta: arrestato

Un 33enne pregiudicato residente in Calabria è stato arrestato dalla polizia di Busto Arsizio: ha ricattato un ragazzo bustocco prima spacciandosi per una donna e facendosi consegnare dei soldi in cambio di un incontro “hot”, poi assumendo altre identità fasulle e chiedendogli altri soldi. La giovane vittima ha pagato circa ottomila euro: poi si è deciso a denunciare tutto alla polizia.
A cura di Francesco Loiacono
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Prima si è finto una donna e, promettendogli un incontro hot, si è fatto inviare dei soldi dalla sua vittima, un ragazzo di Busto Arsizio. Poi ha assunto altre identità, e spacciandosi prima per un avvocato e poi per un maresciallo ha continuato a ricattare il malcapitato, estorcendogli alla fine in totale circa ottomila euro. L'autore dell'estorsione è stato arrestato ieri mattina dalla polizia di Stato di Busto Arsizio. Un arresto fatto in trasferta, dal momento che la persona finita in manette e poi in carcere è un 33enne residente a Bonifati, in provincia di Cosenza. Si tratta di un pregiudicato che era sottoposto a sorveglianza speciale con obbligo di dimora nel suo comune. La misura di sicurezza non gli ha però impedito di compiere l'estorsione a distanza.

La vittima ha sborsato circa ottomila euro

La vicenda è venuta a galla dopo che la vittima si è decisa a denunciare tutto alla polizia. All'inizio il giovane bustocco aveva risposto a un annuncio pubblicato su un sito di incontri: credendo di parlare con una donna ha inviato del denaro in cambio di un incontro hot. Poi, però, vedendo che l'appuntamento non si concretizzava, ha iniziato a manifestare perplessità: a quel punto la donna, dietro cui in realtà si nascondeva il 33enne, ha iniziato a ricattarlo minacciando di rendere pubblico il loro scambio di messaggi agli amici e alla fidanzata del ragazzo. Il ricatto è però proseguito, quasi seguendo una sceneggiatura di un film: il 33enne si è dapprima spacciato per l'avvocato della finta donna, dicendo al giovane bustocco che la stessa era morta e pretendendo da lui i soldi per il funerale. Poi l'estorsore si è spacciato per un maresciallo che indagava sulla morte della sedicente donna, pretendendo altro denaro per evitargli guai con la giustizia.

Il ragazzo vittima dell'estorsione ha pagato finché è stato in grado: poi, una volta arrivato a sborsare quasi ottomila euro, si è rivolto alla polizia. A quel punto sono iniziate le complesse indagini per riuscire a risalire alla reale identità dell'estorsore, che si era nascosto dietro una serie di prestanome e di carte ricaricabili intestate a terzi sulle quali transitavano le somme estorte alla vittima. Alla fine però gli agenti della polizia di Stato di Busto sono arrivati al 33enne, che aveva alle spalle precedenti specifici e aveva "colpito" in maniera analoga anche un uomo residente nel Gallaratese. Il 33enne è così finito nel carcere di Paola.

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