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Si fa inviare la droga per posta: il custode avvisa la polizia e fa arrestare un ragazzo di 26 anni

Un 26enne è stato arrestato dalla polizia per spaccio. Si era fatto inviare sotto finto nome dell’hashish e della marijuana via posta, ma il custode del suo palazzo ha sentito uno strano odore e ha chiamato gli agenti.
A cura di Francesco Loiacono
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(Immagine di repertorio)
(Immagine di repertorio)

Pensava di poter eludere i controlli facendosi inviare la droga – marijuana e hashish – per posta. Ma non aveva fatto i conti col fiuto del custode del suo palazzo. E così per un ragazzo di 26 anni di Milano è scattato l'arresto con l'accusa di detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti. La vicenda è avvenuta negli scorsi giorni all'interno di uno stabile in corso Lodi. Il portinaio ha preso in consegna un pacco che apparentemente non era destinato ad alcun residente del palazzo. Subito però col suo naso ha capito che qualcosa non quadrava: dal pacco proveniva infatti uno strano odore che ha spinto l'uomo a rivolgersi alla polizia.

Gli agenti hanno esaminato il pacco e sono risaliti all'effettivo destinatario

La spedizione sospetta è stata così presa in esame dagli agenti della questura di Milano, che hanno subito riconosciuto il caratteristico odore di marijuana. Una volta aperto il pacco, i poliziotti hanno accertato infatti che all'interno erano contenuti circa otto grammi di droga tra hashish e marijuana. A quel punto è stata analizzata la bolla di spedizione: oltre al destinatario fittizio era riportato un numero di cellulare che corrispondeva a quello di un 26enne residente proprio nel palazzo in corso Lodi. I poliziotti si sono introdotti nella sua abitazione per una perquisizione e hanno scoperto all'interno quasi un chilo di marijuana, alcuni grammi di hashish oltre a una micro serra per coltivare piante di cannabis e al necessario per confezionare dosi di stupefacente: bilancino di precisione e involucri per imbustare la droga. Per il 26enne, un cittadino italiano, è così scattato l'arresto: lo sviluppatissimo "fiuto" del suo portinaio lo ha tradito.

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