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La mantide di Parabiago

Si discolpa la Mantide di Parabiago, accusata di aver ucciso anche il primo marito: “È stato Michele Massè”

L’interrogatorio di Adilma Pereira Carneiro, a processo per aver architettato l’omicidio del compagno Fabio Ravasio nell’agosto del 2024 con un finto incidente stradale. Il marito Michele Della Malva era morto in circostanze misteriose nel 2011.
A cura di Francesca Del Boca
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È durato cinque ore l'interrogatorio di Adilma Pereira Carneiro, 49enne a processo per aver architettato l'omicidio del compagno Fabio Ravasio, ucciso in un finto incidente stradale a Parabiago (Milano) nell'agosto del 2024. La donna, ora, è accusata anche di aver avuto il ruolo di mandante in un altro decesso sospetto: quello del primo marito Michele Della Malva, conosciuto in carcere e morto nel dicembre 2011 a Mesero in seguito a quella che, al tempo, era stata fatta passare come un'overdose di cocaina. 

"Sono innocente. È stato Maurizio Massè", ha dichiarato oggi al pm di Busto Arsizio Ciro Caramore la "Mantide di Parabiago", accusando apertamente l'uomo fermato sabato con l'accusa di omicidio in concorso che, per la Procura, è stato suo amante. E che, la notte di dicembre in cui è morto Della Malva, era in casa con la vittima mentre Adilma, ufficialmente, si trovava al Pronto soccorso con uno dei figli piccoli. Secondo l'accusa la donna, rientrata apposta in casa ore e ore dopo, avrebbe consapevolmente chiamato il 118 in ritardo, quando il consorte era ormai senza vita da ore, stroncato da una dose letale di cocaina ingoiata in un sacchetto. 

Il fine, sempre il solito. Quello di spartirsi con l'amante gli averi di Della Malva, che alla moglie aveva già intestato una casa a Vieste. Poi i contrasti tra i due, proprio per questioni ereditarie, e l'allontanamento definitivo. Anni dopo Adilma avrebbe così incontrato Fabio Ravasio, commerciante di Parabiago dal consistente patrimonio sui cui la donna, ordinandone l'uccisione in un finto incidente, sperava di mettere le mani. "Se lo fate fuori avrete una casa in cambio", aveva infatti promesso al gruppo di amici, amanti e parenti ingaggiati nel (secondo) piano criminale. 

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