Si cerca Mario Conti, l’alpinista 79enne disperso sui monti di Sondrio: nel ’74 conquistò il Cerro Torre
Non si hanno più notizie di Mario Conti dalle 15 di martedì 14 novembre. Come ogni giorno l'alpinista 79enne era uscito di casa per una passeggiata, ma non è più tornato. A lanciare l'allarme è stata proprio sua moglie intorno alle 18, dopodiché sono scattate subito le ricerche. Insieme al Soccorso alpino e alla Protezione civile, anche i Ragni di Lecco si sono messi sulle sue tracce per il monte Cassandre della frazione Mossini di Sondrio. Conti fa parte di quel gruppo da decenni e con loro realizzò nel 1974 l'impresa di scalare per primo il Cerro Torre, in Patagonia.
Le operazioni di ricerca
Le squadre di Sondrio e della Valmalenco del Soccorso alpino (Cnsas), il personale del Soccorso alpino della guardia di finanza e i volontari della Protezione civile si sono messi sulle tracce di Conti già nel tardo pomeriggio di ieri e sono proseguite fino alle 1:30. Nella notte, infatti, la pioggia ha costretto i soccorsi a interrompere le operazioni, poi riprese all'alba del 15 novembre anche con l'ausilio dei droni e dell'elicottero.
Conti si dovrebbe trovare nella frazione Mossini, a circa 500 metri di quota, e le squadre stanno battendo i boschi allargando il raggio delle ricerche verso la Valmalenco e Castione Andevenno. Il 79enne è uscito senza portare il cellulare con sé, perciò non può essere rintracciato attraverso le frequenze del dispositivo. Alle operazioni stanno partecipando anche i Maglioni Rossi del gruppo Ragni di Lecco, il gruppo alpinistico di cui Conti fa parte dal 1969.
Le scalate storiche di Conti
Fu proprio con i colleghi Ragni che nel 1974 Conti conquistò la vetta del Cerro Torre in Patagonia. Fu lui il primo, alle 17:45 del 13 gennaio, a toccare la cima di una delle montagne più complesse da scalare, a causa del frequente maltempo e della parete finale di 900 metri di granito.
Inoltre, Conti era stato capo di altre tre spedizioni in Patagonia, sulla parete Ovest del Cerro Piergiorgio: nel 2003, 2007 e 2008. Nel 2002, invece, guidò la spedizione sulla Garet il Djenour in Algeria.