Si cala in un pozzo con una bomboletta che esplode: operaio muore dopo 15 giorni di agonia
Nella giornata di martedì 19 settembre, un operaio di 46 anni è morto all'ospedale Papa Giovanni XXIII dove era ricoverato da quindici giorni perché ferito in un incidente sul lavoro. La vittima si chiamava Alessandro Baggi ed era originario di Sorisole. L'infortunio è avvenuto il 4 settembre scorso a Dossena.
L'operaio si era calato in un pozzo
Baggi stava svolgendo alcune operazioni di trivellazione per contenere i movimenti franosi che stavano interessando una ditta. Sulla base di quanto riportato dal quotidiano L'Eco di Bergamo, i carabinieri della stazione di San Pellegrino Terme hanno scoperto che l'operaio si era calato in un pozzo con una bomboletta necessaria per riempire alcune fessurazioni. Questa sarebbe esplosa e avrebbe rilasciato alcune esalazioni. Gli inquirenti stanno cercando di capire come abbia fatto a esplodere.
La Procura ha deciso di disporre l'autopsia
Il 46enne avrebbe così riportato ferite al collo e alle braccia, ma non avrebbe mai perso conoscenza. I colleghi lo hanno portato all'ospedale di San Giovanni Bianco. I medici hanno poi deciso di trasferirlo al Papa Giovanni dove è stato posto in coma farmacologico nel reparto di terapia intensiva. Le su condizioni si sono aggravate ed è morto dopo quindici giorni. La Procura ha deciso di disporre l'autopsia.
Chi era Alessandro Baggi
Baggi era noto a Sorisole. La notizia della sua mote ha infatti sconvolto l'intera comunità. Lascia la mamma e tre sorelle. Su questo caso si è espresso anche il sindaco Stefano Vivi "È una disgrazia che lascia senza parole", ha infatti spiegato. Per il momento non è stata ancora stabilita una data per i funerali.