Calano i ricoveri in Lombardia, si allontana il rischio zona arancione. Moratti: “Cauto ottimismo”
Si allontana il rischio zona arancione in Lombardia: a trattenere la Regione in gialla è il calo dei ricoveri. Per passare da una zona all'altra è necessario che vi sia un superamento delle soglie da parte di tre parametri: una incidenza dei casi ogni centomila abitanti superiore a 150 casi, una percentuale di posti letto occupati da pazienti Covid in terapia intensiva superiore al 20 per cento e una percentuale di posti letto nei reparti di area No Covid superiore al 30 per cento. Fino a questo momento a trattenere la Lombardia in zona gialla sono state le terapie intensive. Sia nel caso dell'incidenza che dei ricoveri nei reparti ordinari, i numeri erano sopra la soglia limite.
I dati dei ricoveri secondo Agenas
A oggi, stando agli ultimi dati pubblicati da Agenas (Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali), è ancora la percentuale di posti letto occupata in terapia intensiva a trattenere la regione in zona gialla: è del 15 per cento. Si registra però un calo per quanto riguarda l'occupazione dei posti letto nei reparti ordinari: la percentuale è infatti scesa dell'1 per cento attestandosi al 32 per cento. Un numero ancora alto, ma che fa sì che dalla Direzione Generale Welfare si parli di "cauto ottimismo".
Calano le telefonate al 118
A scendere sono anche le telefonate al 118: le segnalazioni sono scese da 1.612 registrate il 3 gennaio alle 886 di ieri. Anche l'incidenza dei casi ogni centomila abitanti, seppur ancora oltre la soglie limite, è scesa: si è passati da 2.755 avuti il 3 gennaio a 2.036 attuali. Sulla questione si è espressa anche la vicepresidente e assessora regionale al Welfare, Letizia Moratti, ha detto che la situazione ha messo in luce la capacità organizzativa di Regione: "Anche attraverso il trasferimento di pazienti meno gravi in strutture intermedie riservate a sub acuti e post acuti, in modo da alleggerire la pressione sui ricoveri ospedalieri in area medica e terapie intensive". Per la vicepresidente inoltre il rallentamento della curva epidemiologica è frutto anche della massiccia campagna vaccinale della Lombardia: "La Lombardia ha superato il 90 per cento delle adesioni tra la popolazione vaccinabile over 5 anni, che salgono al 97 per cento se si considerano solo gli anziani over 60, e al 94 per cento se invece si considerano gli over 12 escludendo i bambini 5/11 anni".