“Shiva potrebbe sparare di nuovo”: perché il Gip ha arrestato il trapper dopo il tentato omicidio
La gip di Milano Stefania Donadeo con un'ordinanza firmata il 18 ottobre ha disposto l'arresto e la misura di custodia di cautelare in carcere per Andrea Arrigoni, alias Shiva. Come ricostruito dalla Procura, il trapper 24enne milanese sarebbe responsabile della sparatoria avvenuta l'11 luglio scorso nel parcheggio della sua casa discografica Milano Ovest srl a Settimo Milanese. Inoltre, la giudice concorda con i magistrati sul fatto che il trapper potrebbe ripetere il reato che gli viene contestato, anche perché la pistola che ha usato non sarebbe stata ancora ritrovata.
L'arma non è stata trovata e Shiva "non esiterebbe a usarla"
L'11 luglio scorso Alessandro R. e Walter P. sono entrati nel parcheggio di Milano Ovest poco dopo l'arrivo di Shiva. I due lo hanno rincorso, fino a quando il 24enne è tornato alla carica impugnando una pistola. Alla fine il trapper ha sparato almeno cinque colpi, centrando e ferendo i due aggressori alle gambe.
Per quanto accaduto, non risultano denunce presentate dai feriti. Secondo la giudice, questo farebbe "presumere che regni una sorta di omertà anche tra le fazioni rivali che potrebbe influenzare eventuali potenziali testimoni". Inoltre, l'arma usata da Shiva non è stata ancora ritrovata e secondo la Procura potrebbe essere ancora nella disponibilità del trapper, il quale "non esiterebbe a usarla nuovamente in altre circostanze simili".
L'accoltellamento di San Benedetto del Tronto
Durante il corso delle indagini, è emerso anche che Shiva è iscritto nel registro degli indagati alla Procura di Ascoli Piceno e sottoposto alla misura di prevenzione del foglio di via obbligatorio per 3 anni. Si tratta di un provvedimento preso in seguito agli avvenimento del 30 agosto.
Il trapper si trovava a San Benedetto del Tronto e secondo la Procura marchigiana avrebbe preso parte a un'aggressione. Non solo, il 24enne avrebbe anche colpito un rivale con un coltello alla schiena due volte.
In base a questi elementi, la pistola non ancora trovata e l'accoltellamento di San Benedetto del Tronto, per gli inquirenti milanesi è "concreto il pericolo che se rimesso in libertà possa commettere altri gravi delitti". Visto che questi fatti evidenziano una "spiccata pericolosità sociale" e "un'incapacità di autocontrollo", il gip ha deciso di sottoporre Shiva, indagato per duplice tentato omicidio e porto abusivo di arma, alla misura di custodia cautelare in carcere.