Shiva condannato per tentato omicidio, i giudici: “Ha sparato alle spalle dei rivali mentre fuggivano”
Lo scorso 10 luglio Andrea Arrigoni, il rapper conosciuto con il nome di Shiva, è stato condannato dal Tribunale di Milano a 6 anni, 6 mesi e 20 giorni di reclusione per tentato omicidio, porto abusivo d'armi e ricettazione. Il 24enne, un anno prima, aveva sparato contro due giovani appartenenti alla crew del rapper rivale Mattia Barbieri (alias Rondo da Sosa). Questi gli avevano teso un agguato nel cortile dello studio di registrazione di Shiva a Settimo Milanese e sono stati feriti mentre scappavano. Per il Collegio Ferraro-De Cristofaro-Marchegiani, Arrigoni "sparò per colpire i suoi avversari" ed escludono "che l’imputato abbia agito in una situazione di legittima difesa", dato che ormai l'aggressione "si era esaurita".
La sparatoria a Settimo Milanese
Era la sera dell'11 luglio del 2023 quando Alessandro Maria Rossi e Walter Pugliesi sono entrati nel cortile dello studio di registrazione dell'etichetta discografica Milano Ovest di Shiva. Appena il 24enne è sceso dall'auto, lo hanno aggredito colpendolo con un pugno che gli ha rotto la mascella. Il trapper, dopo essere entrato nel palazzo, è uscito impugnando una pistola. I suoi aggressori alla vista dell'arma sono scappati, ma il 24enne gli ha sparato contro ferendoli alle gambe.
Shiva ha descritto i suoi aggressori come "due giganti coi tirapugni mascherati". Il cantante ha provato a giustificarsi sostenendo di essere "vittima di rivalità e di invidia" per il suo successo e che quel giorno si è "difeso da una brutale aggressione". Al termine delle indagini condotte dalla squadra Mobile, la pm Daniela Bertolucci aveva chiesto per l'imputato una condanna a 7 anni di carcere.
"Ha sparato alle spalle e ad altezza uomo"
In primo grado, invece, il trapper è stato condannato in primo grado a 6 anni, 6 mesi e 20 giorni. Come riportato da La Repubblica, per i giudici non si è trattata di legittima difesa come ha provato a sostenere Shiva. L'aggressione nei suoi confronti c'è stata, ma il 24enne ha fatto "fuoco mentre i due stavano fuggendo". Questo sarebbe provato alle immagini registrate dalle telecamere di sorveglianza, che "restituiscono nitidamente l’immagine degli spari alle spalle dei due aggressori", inoltre esplosi "ad altezza uomo" e "per colpire".
Secondo i giudici, Shiva, che ora è agli arresti domiciliari, sarebbe "inserito a pieno titolo in un contesto culturale che si nutre delle aggressioni reciproche". Inoltre, il cosiddetto "atteggiamento omertoso" che avrebbero riscontrato nel 24enne sarebbe espressione di una "mentalità improntata alla violenza" e alla violazione dei principi della "civile convivenza" in favore della "giustizia privata".