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Omicidio di Sharon Verzeni a Bergamo

Sharon Verzeni uccisa mentre passeggiava, i carabinieri trovano un coltello: ora si attendono gli accertamenti

Sharon Verzeni è stata uccisa nella notte tra il 29 e il 30 luglio a Terno d’Isola (Bergamo) mentre passeggiava. I carabinieri hanno trovato nelle scorse ore un coltello che sarà sottoposto a diversi accertamenti. Potrebbe, infatti, essere l’arma usata per il delitto.
A cura di Enrico Spaccini
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I carabinieri avrebbero trovato un coltello sporco e con una lama che sarebbe compatibile con le ferite riscontrate sul corpo di Sharon Verzeni. La notizia è stata riportata dal quotidiano Repubblica, che ha aggiunto come non siano ancora arrivate conferme di alcun tipo in merito a un eventuale collegamento dell'arma con l'omicidio della 33enne avvenuto a Terno d'Isola (in provincia di Bergamo) tra il 29 e il 30 luglio scorso. Prima di considerare quel coltello sporco l'arma del delitto, bisognerà attendere le comparazioni di laboratorio con il profilo genetico della vittima, alla ricerca anche di eventuali tracce dell'aggressore.

Verzeni era uscita nella notte tra il 29 e il 30 luglio per una passeggiata, come era solita fare. Aveva gli auricolari alle orecchie e stava tornando a casa, quando una persona l'ha aggredita da dietro colpendola quattro volte con un'arma da taglio. La barista 33enne originaria di Bottanuco è stata colpita alla schiena e al torace ed è deceduta appena dopo aver chiamato il 112.

Non ci sarebbe ancora nessuna pista ritenuta dagli inquirenti più probabile di altre. Ieri mattina, 5 agosto, sono stati posti i sigilli a un box auto che si trova a pochi metri di distanza dal luogo del delitto. Da quanto è stato possibile apprendere, si tratterrebbe di un garage che alcune persone userebbero come rifugio di fortuna. Quanto è stato sequestrato sarà analizzato dalla locale Sezione investigazioni scientifiche.

È tutt'altro che tramontata, poi, l'ipotesi che l'aggressore abbia colpito Verzeni con convinzione e precisione, mosso forse da un rancore personale, e che potrebbe essersi studiato la fuga.

Intanto, i carabinieri hanno accertato che nell'ora dell'omicidio, intorno alla mezzanotte, Verzeni avrebbe potuto incontrare almeno dieci persone sul suo cammino, tra chi era a piedi e chi in automobile. Qualcuno, individuato dalle telecamere di sorveglianza, sarebbe già stato ascoltato dai militari.

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