Sharon Verzeni, uccisa a coltellate in strada: l’assassino conosceva le abitudini della donna
Non è escluso che l'assassino di Sharon Verzeni, la 33enne che è stata uccisa con diverse accoltellate in via Castegnate a Terno d'Isola (Bergamo) nella notte di martedì 30 luglio 2024, conoscesse le abitudini della donna. La vittima, al momento dei fatti, aveva addosso il cellulare ma aveva lasciato a casa il portafogli. È quindi difficile ipotizzare che si sia trattata di una rapina finita male.
Nonostante questo i carabinieri della compagnia di Zogno, coordinati dalla procura di Bergamo, stanno vagliando tutte le piste possibili per poter risalire al volto del killer. Hanno sequestrato anche i cellulari della donna e del compagno, con cui la vittima conviveva e che – al momento del delitto – si trovava in casa. I dispositivi saranno analizzati dai carabinieri del nucleo investigativo di Bergamo al fine di trovare elementi utili a ricostruire le abitudini di Verzeni. Anche la casa della coppia e l'automobile sono state poste sotto sequestro. Sono state acquisiste anche le immagini delle telecamere di sorveglianza del Comune, ma non sembrerebbero coprire la zona dell'aggressione. È stato quindi richiesto l'acquisizione delle immagini registrate da alcune telecamere di abitazioni private.
La donna è stata uccisa con almeno sei coltellate: è stata colpita, poco dopo la mezzanotte, alla spalle, da qui le coltellate alla schiena. È probabile che la 33enne si sia girata e che l'assassino l'abbia quindi colpita con violenza al torace e all'addome. È riuscita a telefonare al 112 e chiedere aiuto, ma non è stata in grado di fornire una descrizione del responsabile o dove si trovasse. Sono stati due passanti e un residente a chiamare nuovamente i soccorsi e a dare le indicazioni necessarie. Gli operatori sanitari del 118 l'hanno trasferita all'ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo dove è poi morta in mattinata: troppo profonde le lesioni riportate. Nei prossimi giorni sarà fissata l'autopsia.
In queste ore i carabinieri hanno ascoltato e continueranno ad ascoltare amici, parenti e conoscenti. Potrebbe essere ascoltato nuovamente il compagno della donna. Sembrerebbe che la 33enne, con studi da estetista e dipendente di un bar di Brembate, fosse solita camminare la sera: da qui, l'ipotesi che l'assassino conoscesse quest'abitudine. Attualmente non ci sono indagati. Gli investigatori hanno lanciato nella giornata di ieri, martedì 30 luglio, un appello: hanno infatti chiesto a chi abbia informazioni di contattarli. Ieri era stata sospesa la raccolta rifiuti, perché per la magistratura ci sarebbero potuti essere elementi utili alle indagini, ma oggi è ripresa: "Era un'iniziativa finalizzata a consentire la raccolta di eventuali indizi. L'attività è stata svolta e non c'era motivo di continuare con l'interruzione della raccolta", ha affermato il Comandante del reparto operativo dei carabinieri di Bergamo, Riccardo Ponzone.