Lo spaccio della droga a Milano parte dal carcere di Opera: 30 persone arrestate
Hashish, erba, cocaina. Sette bande, 30 persone arrestate in totale tra 22 ordinanze di custodia cautelare e 8 fermi. È il bilancio dell'operazione condotta da Carabinieri e polizia penitenziaria sulle indagini della Dda di Milano.
Gli arrestati sono ritenuti responsabili a vario titolo di associazione per delinquere finalizzata al traffico (anche internazionale) di stupefacenti, riciclaggio, estorsione, detenzione e porto abusivo di arma da fuoco.
Le bande radicate in periferia
Le indagini hanno portato alla luce l'esistenza di sette gruppi criminali radicati in periferia: alla Barona, al Corvetto e al Gratosoglio a sud, a Bruzzano-Comasina e a Quarto Oggiaro a nord.
Con al centro persino il carcere milanese di Opera, dove nel 2019 sono iniziate le indagini sulla rete di spaccio all'interno della struttura: dietro le sbarre, si legge in una nota firmata dal Dap (dipartimento amministrazione penitenziaria), erano state instituite infatti vere e proprie piazze, che sarebbero state addirittura gestite con il coinvolgimento di familiari dei detenuti.
I cartelli della droga a Milano
Ma non solo. Gli inquirenti hanno ricostruito vere e proprie guerre tra bande per il dominio del territorio, rivalità, estorsioni e tanta, tantissima droga (in particolare cocaina e hashish) da piazzare nei mercati della movida notturna cittadina, tra corso Como e i Navigli. Ma anche tra le case popolari, nei dintorni di un ipermercato e via fino alle case private dei consumatori, grazie a speciali consegne a domicilio.
Nel corso delle indagini, che hanno preso il via nel 2019, sono stati sequestrati 240 mila euro in contanti e 329 chili di sostanze stupefacenti tra cocaina, hashish e marijuana. Mentre a febbraio 2020, all’aeroporto di Orio al Serio (Bergamo), sono stati intercettati e sequestrati 53mila euro in contanti nascosti nel doppio fondo di una valigia di una delle indagate, in partenza per la Spagna.