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Sgominata la banda dei vip a Milano: ad incastrare uno dei ladri la somiglianza con Tiziano Ferro

La somiglianza con il cantante Tiziano Ferro ha incastrato uno dei ladri della banda dei vip, che ha svaligiato le case del centro di Milano. A finire in manette altre due persone.
A cura di Alessia Rabbai
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Ad incastrare uno dei ladri della banda che svaligiava le case dei vip a Milano è stata la somiglianza con Tiziano Ferro. A finire in manette insieme ai suoi complici è Domenico Pier Alessandro Lovino, quarantadue anni, che con altre persone è stato arrestato su ordinanza del giudice per le indagini preliminari Lorenza Pasquinelli, perché ritenuto responsabile di aver messo a segno almeno sei colpi all'interno di abitazioni delle centralissime vie di Milano, riuscendo a trafugare ai malcapitati un bottino di circa mezzo milione di euro. È stato il racconto di un testimone alla polizia a destare l'attenzione degli investigatori: vedendo Lovino scappare dopo un furto il 15 gennaio scorso, ha notato la particolare somiglianza con il cantante, un indizio che, insieme alle immagini registrate dalle telecamere di videosorveglianza, si è rivelato però fondamentale alle indagini, perché ha permesso di risalire a uno dei responsabili dei furti.

La banda dei vip ha compiuto almeno sei furti

I furti che risalgono all'arco temporale compreso tra settembre 2020 e febbraio 2021: il primo è stato commesso il 5 settembre 2020 in via Chiaravalle. Gli altri sono stati messi a segno il 26 dicembre 2002 in via Passione e ancora il 15 gennaio 2o21 in via privata Maria Teresa e il 24 gennaio sempre dello scorso anno in via Brisa. L'8 gennaio 2021 avevano tentato un colpo non riuscito e così lo stesso giorno avevano svaligiato un'altra casa in via Mellerio.

Rubavano le chiavi dalla portineria

Come emerso dalle indagini condotte dagli agenti della Polizia di Stato del Commissariato del Centro di Milano modus operandi con il quale agivano i malviventi era ben collaudato: i colpi venivano eseguiti solo dopo diversi sopralluoghi, durante i quali venivano studiati abitudini, orari e comportamenti delle vittime e proseguivano soltanto quando erano sicuri di poter agire senza essere scoperti. In quattro occasioni sono riusciti ad entrare usando le chiavi, che sottraevano di nascosto dalla portineria, per poi rimetterle dove le avevano prese come se nulla fosse accaduto. Oltre alla ‘controfigura' di Tiziano Ferro, della banda facevano parte il trentaquattrenne Andrea Tartaglia e il trentaduenne Ilie Cebotari, entrambi destinatari di un'ordinanza di custodia cautelare da parte del gip.

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