Sgomberi dei senzatetto sotto le gallerie in Stazione centrale a Milano, il Comune: “Nessuna violenza”
Sono cominciate ieri pomeriggio le operazioni di sgombero dei tunnel sotto i binari della Stazione Centrale a Milano per evitare il bivacco dei molti senzatetto che proprio lì cercano un riparo e per invitarli nelle strutture del piano anti freddo, viste le rigide temperature invernali di questi giorni. È stato lo stesso assessore alla sicurezza del Comune, Marco Granelli, a scrivere su Facebook: "Tutte le persone presenti sono state invitate a spostarsi, con le loro cose, ad accedere alle accoglienze tra cui il mezzanino della metropolitana allestito in stazione centrale a poco centinaia di metri – ha scritto – Bivaccare sotto i tunnel non è umano e decoroso, è anche molto rischioso per violenze che purtroppo possono generare, meglio dormire nelle accoglienze, a partire da quelle a bassa soglia come il mezzanino". L'assessore ha poi ringraziato gli agenti della Polizia Locale, gli operatori dei servizi sociali e i volontari delle associazioni del piano contro il freddo.
Le polemiche sui social per lo sgombero
Sui social però sono cominciati a circolare alcuni video che hanno creato non poche polemiche sullo sgombero. Vicino alle immagini veniva infatti specificato che i beni dei senzatetto venivano "buttati". Dal Comune di Milano precisano che a tutti i clochard è stato chiesto cosa volessero o meno portare con sé e che nessuno di loro è stato obbligato ad andare nelle strutture d'accoglienza. "Non c'è stata nessuna violenza", hanno aggiunto. Il presidio alle entrate delle gallerie continuerà nei prossimi giorni proprio per evitare che le persone si ripresentino nello stesso luogo "poco salubre", hanno precisato da Palazzo Marino. Mario Furlan dei City Angels, che erano presenti in alcuni tunnel, ha detto a Fanpage.it: "Non è stata un'operazione militare, ma umanitaria, ritengo che sia stata fatta nel modo giusto. Siamo andati a parlare con alcune delle persone che dormono lì e abbiamo chiesto loro di spostarsi nel mezzanino della stazione Centrale, un luogo più sicuro, più caldo e più pulito. Poi se non si troveranno bene ritorneranno lì".