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Nuovo stadio di San Siro

Sgarbi: “Nel 2024 entrerà il vincolo per lo stadio di San Siro, penso proprio che non verrà abbattuto”

Vittorio Sgarbi, sottosegretario alla Cultura ora con deleghe all’architettura e al patrimonio culturale, torna a parlare del Meazza. Il politico e critico d’arte spiega come nel 2024 entrerà in automatico il vincolo e, quindi, lo stadio di San Siro non potrà essere abbattuto.
A cura di Enrico Spaccini
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Già all'insediamento del nuovo esecutivo guidato da Giorgia Meloni e alla sua nomina a sottosegretario alla Cultura, Vittorio Sgarbi era stato chiaro: "Il Meazza non si tocca". Ora, a pochi giorni dalle nuove deleghe che gli ha assegnato il ministro Gennaro Sangiuliano, all'architettura e al patrimonio culturale, il politico e critico d'arte ribadisce la propria posizione: "Penso proprio che San Siro non verrà abbattuto".

"Nel 2024 il vincolo scatterà in automatico"

Intervistato dal Corriere della Sera, Sgarbi sottolinea che non sarà lui, o le sue nuove deleghe, a impedire che lo stadio Giuseppe Meazza, casa di Inter e Milan nel quartiere San Siro di Milano, venga buttato giù per far posto a una nuova struttura. "Non hanno questo potere", ammette il sottosegretario, "anche se oggi il mio peso politico è più forte e potrò dunque indirizzare il prossimo sovrintendente, che arriverà a metà gennaio".

Sgarbi, invece, spiega che anche se in passato "aveva prevalso il ‘no' al vincolo monumentale sullo stadio", questo cadrà comunque sul Meazza nel 2024: "Scatterà in automatico, perché saranno trascorsi 70 anni dall'ultimo intervento importante sul monumento milanese". Vincolo che qualche settimana fa si era detto pronto a metterlo in prima persona, ribadendo come per abbattere lo stadio "servirebbe una decisione del ministero", decisione che "non arriverà mai".

Dalla relazione finale del dibattito pubblico alla nuova delibera, le prossime tappe

Intanto, lo scorso 18 novembre è stata presentata la relazione finale del dibattito pubblico, ovvero la presentazione ai cittadini del progetto delle due società calcistiche con lo scopo di accogliere osservazioni e spunti su come migliorarlo e adattarlo ai bisogni della città. Tra pochi giorni terminerà il tempo di due mesi messo a disposizione agli uffici del Comune per accogliere o meno le proposte, poi si discuterà ancora con le società e si arriverà a una nuova delibera.

Infine, lo studio di fattibilità aggiornato arriverà ancora a Palazzo Marino per essere inserito, o meno, nel Piano triennale delle opere. Quello che importa al sindaco di Milano, Giuseppe Sala, è che se c'è un vincolo studio stadio "è meglio che venga chiarito subito: a quel punto è chiaro che le squadre o starebbero a San Siro o andrebbero a Sesto".

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