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Sfregia una 35enne e prende a mazzate un 40enne: arrestato 22enne e 3 componenti della banda di pusher

I carabinieri di Merate (Lecco) hanno arrestato 4 di 6 componenti di una banda di spacciatori. Uno di loro, un 22enne, nell’estate del 2024 avrebbe sfregiato una cliente con una bottiglia di vetro e picchiato il suo amico intervenuto per difenderla.
A cura di Enrico Spaccini
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Foto di repertorio
Foto di repertorio

I carabinieri del nucleo Operativo della Compagnia di Merate (in provincia di Lecco) hanno arrestato quattro dei sei componenti di una banda di spacciatori che operava nelle zone di confine con le province di Como e Monza gestendo un traffico con guadagni fino a 5mila euro al giorno. Uno si trovava già in carcere in carcere, due sono stati fermato in un appartamento a Saronno e il quarto nella sua abitazione a Costa Masnaga, nel Lecchese. I due latitanti si troverebbero uno in Spagna e uno ancora in Lombardia.

L'aggressione nell'estate del 2024

Le indagini sono iniziate nell'estate del 2024 in seguito a un'aggressione. Una 35enne era stata sfregiata al volto con cocci di bottiglia di vetro di birra nei boschi della droga della Brianza, a Nibionno, mentre il suo amico 40enne, intervenuto per proteggerla, era stato colpito con colpi di mazza in testa. L'uomo, rimasto a lungo in coma, è ancora ricoverato in ospedale a causa dei vari interventi chirurgici ai quali è stato sottoposto.

I due sarebbero stati clienti della banda di spacciatori, ma sarebbero stati aggrediti da uno di loro per motivi ancora non noti. L'aggressore sarebbe un 22enne italo marocchino conosciuto come "il biondo". Attraverso vari accertamenti, i militari sono riusciti a risalire agli altri componenti del sodalizio che era ben strutturato.

La gestione del traffico di droga della banda

I sei, d'età compresa tra i 22 e i 41 anni, gestivano un traffico di droga tale da riuscire a cedere fino a 100 dosi al giorno, guadagnando dai 3mila ai 5mila euro ogni 24 ore. Il gruppo riceveva gli ordini al telefono e dava appuntamento all'acquirente. Secondo i carabinieri, operavano soprattutto nelle zone di spaccio a Rogeno, Colle Brianza, Nibionno, Bosisio Parini e Costa Masnaga, ovvero luoghi tra i confini delle province di Lecco, Como e Monza "per attirare più clienti". Per sposarsi usavano auto noleggiate da prestanome e portavano con sé machete e coltelli per difendere il proprio mercato.

La banda vendeva diversi tipi di droga, come cocaina, eroina, hashish e marijuana a cui si riferivano con nomi in codice, come "la bianca, "la nera, "il fumo", "il caffè". I carabinieri hanno sequestrato un chilo di sostanze e ora sono sulle tracce dei due latitanti.

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