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Leoncavallo a Milano, lo sfratto è stato rinviato al 24 gennaio: cosa sta succedendo

Un centinaio di persone si è presentato fuori dal Leoncavallo, il centro sociale di Milano che rischia lo sfratto. Oggi era infatti atteso l’ufficiale giudiziario, ma la procedura è stata rinviata per il 24 gennaio.
A cura di Ilaria Quattrone
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Nella mattinata di oggi, martedì 10 dicembre, era atteso l'ufficiale giudiziario per la procedura di sfratto del Leoncavallo, lo storico centro sociale – conosciuto con il nome Leonka – che si trova in via Watteau, nel quartiere Greco, a Milano. La procedura è stata però rinviata per il 24 gennaio. Punto di riferimento per i milanesi (e non solo), il Leonka dal 1975 svolge attività politica e culturale e dal 1994 ha sede proprio in via Watteau. Nelle scorse settimane è tornato al centro delle cronache dopo che il Tribunale civile del capoluogo meneghino ha condannato il ministero dell'Interno a risarcire per oltre tre milioni di euro la proprietà dell'ex fabbrica occupata.

La famiglia Cabassi è proprietaria dello stabile e da diversi anni chiede di poter tornare in possesso dell'immobile. Da allora e ancora oggi, l'amministrazione Comunale di Milano cerca di mediare affinché si eviti lo sgombero. Oggi però è previsto l'arrivo dell'ufficiale giudiziario. Ad attenderlo, ci sono un centinaio tra militanti e simpatizzanti che cercheranno di evitarlo.

"È evidente che la recente sentenza civile ha cambiato le carte in tavola e quindi adesso ci confrontiamo con uno scenario diverso", ha detto al quotidiano Il Corriere della Sera lo storico portavoce Daniele Farina che ha ricordato come adesso vi siano pochi mesi di tempo per trovare una soluzione. "Speriamo che questa attenzione su questa vicenda resti alta perché così si potrà trovare una soluzione", si augura infine Farina.

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