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Sfrattate le suore di Vigevano, i cittadini: “Sono come le radici, se vanno via se ne va una parte di noi”

Dal 29 giugno le sei suore rimaste nel convento di Vigevano, in provincia di Pavia, dovranno andarsene. La decisione del Vescovo sembra irrevocabile, ma le sorelle e i cittadini non si arrendono: “Abbiamo ancora speranza e siamo nelle mani di Dio”.
A cura di Matilde Peretto
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(foto di repertorio)
(foto di repertorio)

Alla fine, le sei suore del convento di Vigevano (Pavia) saranno sfrattate dal 29 giugno. Dovranno abbandonare la struttura in cui hanno vissuto per anni in seguito alla decisione della responsabile della comunità Suor Franca Barbieri. Questa aveva chiesto alla Diocesi il trasferimento delle sei suore rimaste e in questi giorni è arrivata la risposta: dal 29 giugno le suore dovranno andarsene. I cittadini di Vigevano, però, non ci stanno e sperano ancora in un cambio di programma.

Le motivazioni dello sfratto

Troppo anziane, troppo fragili e "la dinamica della vita consacrata, l'età avanzata e il calo di vocazioni" sono tra le motivazioni che hanno spinto la madre generale Suor Franca Barbieri a chiedere il trasferimento delle suore rimaste nel convento di Vigevano, in provincia di Pavia. La Diocesi e il Vescovo di Piacenza sono d'accordo: le sei madri maddalene dovranno lasciare il loro convento dal 29 giugno. Verranno assorbite in un'altra comunità e abbandoneranno Vigevano.

L'intero paese è contrario: i cittadini hanno firmato una petizione con 2000 firme per farle restare, un'associazione ha proposto di ospitare nel convento alcuni anziani che, pagando l'affitto alle suore, potrebbero far continuare le attività delle religiose. Un progetto concreto che, però, non ha fatto breccia nella decisione della Diocesi.

Le parole della suore e della comunità

Le sei suore sono le ultime rimaste in una struttura che esiste dal 1879. Tra queste c'è Suor Rosalba che è molto dispiaciuta per il futuro suo e delle sue sorelle: "Ci sono rimasta male, però dobbiamo obbedire. L'obbedienza conta e ciò che non conta non vale. Solo non riesco a capire perché ce ne dobbiamo andare così in fretta", ha detto ieri, lunedì 22 aprile, ai microfoni del programma televisivo La vita in diretta. 

Anche Suor Anna è delusa: "Io non vorrei andare via". Ma lo scontento è di tutte le persone che lavorano nel convento che descrivono le sei suore come la loro famiglia. Una cittadina di Vigevano ha paragonato le sorelle alle radici di un albero: "Se vanno via, se ne va una parte della paese. Sono un punto di riferimento e una parte integrante della comunità". Non vogliono perderle così come non vogliono perdere la speranza. Suor Rosalba chiede alla madre superiora che ha voluto il trasferimento di pensarci ancora e si affida alla sua fede: "Siamo nelle mani di Dio, ho ancora speranza e non credo di andare via così". In ogni caso, al momento, la decisione del loro sfratto non sembra revocabile.

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