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Sesto San Giovanni, le asportano per sbaglio lo stomaco: condannato il chirurgo

Le aveva asportato per sbaglio lo stomaco a causa di una diagnosi di tumore errata. A essere condannato a due anni di carcere e interdetto alla professione, è uno dei due chirurghi che nel 2016 in una clinica di Sesto San Giovanni a Milano, ha eseguito l’operazione. Il medico insieme alla clinica dovranno inoltre risarcire con 300mila euro la paziente e 20mila il marito.
A cura di Ilaria Quattrone
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Le hanno fatto una errata "diagnosi di tumore maligno" e di conseguenza le hanno asportato per sbaglio lo stomaco. L'operazione è stata eseguita nel 2016 alla MultiMedica di Sesto San Giovanni, in provincia di Milano. A distanza di quattro anni da quel tragico evento il chirurgo che ha fatto l'operazione, Valerio Ceriani, è stato condannato dal Tribunale di Monza a due anni di carcere con l'accusa di lesioni colpose gravissime. Assolta invece la collega, che in quell'occasione era il secondo operatore.

Diagnosi e operazione errata: chirurgo interdetto alla professione per due anni

Una vita che è stata stravolta e lo sarà per sempre. Secondo la Procura la donna, a causa di una diagnosi e una gastrectomia totale errata subita il 4 aprile 2016, ha riportato "una malattia certamente o probabilmente insanabile" che non le ha più consentito di vivere tranquillamente e che ha contribuito a un'importante perdita di peso. Secondo la diagnosi fatta dai due dottori, la 53enne aveva un tumore maligno allo stomaco: i medici avrebbero letto male gli esami e avrebbero quindi optato per l'operazione. Il tutto senza però attendere l'esito delle biopsie che erano state precedentemente eseguite. Inoltre non avrebbero mai fornito informazioni chiare e precise alla paziente. La sentenza del giudice Angela Colella ha quindi portato all'interdizione dell'uomo, che era il primo operatore, dall'esercizio della professione per due anni. Inoltre il medico – insieme a Multimedica, la struttura in cui è avvenuta l'operazione – dovrà versare 300mila euro alla donna, vittima dell'errore, e 20mila euro al marito. La dottoressa, nonché secondo operatore, è stata invece assolta.

La nota di Multimedica: Fiducia nei confronti del professor Ceriani

Sulla sentenza di primo grado si è espressa anche Multimedica, che in una nota stampa ha fatto sapere che "il Gruppo MultiMedica conferma la propria linea di massima collaborazione con la Magistratura e di apprezzamento per il lavoro svolto dagli inquirenti", ribadendo al contempo "la propria fiducia nei confronti del professor Ceriani", descritto come "un professionista che opera presso il Gruppo MultiMedica da oltre 15 anni e che ha al proprio attivo oltre 10.000 interventi". La nota continua poi sottolineando che "la professione del chirurgo è purtroppo particolarmente complessa, e costringe spesso a prendere decisioni difficili in situazioni di emergenza. Ma anche per questo è a volte essenziale il ruolo della Magistratura, a tutela in primis dei pazienti, ma anche delle strutture sanitarie". Quindi – conclude Multimedica – "con questo spirito, il Gruppo ribadisce anzitutto la massima solidarietà nei confronti della paziente – purtroppo parte lesa in questa vicenda – e in attesa di un verdetto definitivo, coperto da giudicato, rinnova la massima fiducia nell’operato della Magistratura e nella professionalità del Professor Ceriani".

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