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Sesso con minorenne, foto e video pedopornografici in casa: coppia bresciana finisce in carcere

Due cittadini bresciani, un uomo di 50 anni e una donna di 44, sono finiti in carcere per scontare una condanna definitiva per atti sessuali con minorenne, detenzione di materiale pedopornografico, pornografia minorile e corruzione di minorenne. Le indagini erano partite nel 2012, dopo la denuncia della mamma di una ragazzina di 13 anni adescata in chat dall’uomo, che si fingeva suo coetaneo. All’epoca dei fatti i due condannati avevano una relazione sentimentale.
A cura di Francesco Loiacono
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Atti sessuali con minorenne, detenzione di materiale foto e video di natura pedopornografica, pornografia minorile e infine corruzione di minorenne. Queste sono le accuse per cui una coppia bresciana è finita in carcere, dopo che la condanna pronunciata nei loro confronti è passata in giudicato, diventando definitiva. Nei giorni scorsi sono stati i carabinieri di Breno ad arrestare e portare in carcere i due, un uomo di 50 anni e una donna di 44 anni.

Le indagini partite dalla denuncia della madre di una ragazzina 13enne

Si tratta dell'ultimo atto di una vicenda che era emersa nel 2012, quando la mamma di una ragazzina di 13 anni si era rivolta ai carabinieri per denunciare quanto accaduto alla figlia. La ragazzina aveva raccontato di aver conosciuto su una chat l'uomo, che si era spacciato per suo coetaneo e che aveva cercato di convincerla a incontrarlo promettendole in cambio vari regali. Le indagini dei militari dell'Arma avevano permesso di individuare, dietro lo sconosciuto in chat, proprio il 50enne e di risalire al suo indirizzo. A quel punto era scattata la perquisizione domiciliare a carico dell'uomo: gli investigatori avevano sequestrato tutti i dispositivi elettronici trovati e la loro analisi aveva fatto emergere diverso materiale pedopornografico.

Le accuse hanno retto a tutti i gradi di giudizio

Le indagini nei confronti del 50enne e della 44enne, che sono entrambi residenti in Val Camonica e che all'epoca dei fatti avevano una relazione sentimentale, sono andate avanti fino al 2017 e hanno fatto emergere la responsabilità degli indagati anche in merito ad altri reati. Dall'inchiesta si è passati al tribunale e ai tre gradi di giudizio: le accuse hanno sempre retto davanti ai giudici, fino alla Corte di Cassazione. Per l'uomo la sentenza definitiva parla di due anni e 8 mesi di reclusione con il diviro di avvicinarsi ai luoghi frequentati da minori, mentre la donna sua ex ompagna è stata condannata a 3 anni e 4 mesi di reclusione. Una volta diventata definitiva la condanna, la Procura di Brescia ha emesso l'ordine di carcerazione e i carabinieri di Breno hanno portato i due in carcere a Brescia.

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