Seregno, ingoia la droga per cercare di sfuggire all’arresto: pusher salvato dai carabinieri
Ha provato a ingoiare alcune dosi di droga per evitare l'arresto dei carabinieri, ma questo folle gesto gli stava costando la vita. A evitare la tragedia sono stati i militari della Compagnia di Seregno, paese in provincia di Monza e Brianza. Solo dopo aver accertate le sue condizioni di salute per l'uomo, un 38enne originario del Marocco, sono scattate le manette per spaccio di droga.
L'intervento dei carabinieri
Stando alle informazione dei carabinieri, era la notte di martedì 8 febbraio quando due uomini, identificati poi con un brianzolo e un albanese poco più che trentenni, a bordo di una Ford Mondeo di colore scuro, hanno imboccato una strada del popolare quartiere del Sant’Ambrogio di Seregno. La zona è a due passi dalla stazione ferroviaria, controllata spesso dai carabinieri anche durante la notte. I due uomini in macchina si sono fermati davanti al portone d'ingresso di una palazzina di sei piani: pochi minuti dopo dal portone è uscito un uomo ancora in ciabatte che ha raggiunto i due ed è salito a bordo dell'auto. Proprio nel momento in cui usciva l'uomo dal portene sono passati i carabinieri che si sono immediatamente insospettiti nel vedere uscire l'uomo in ciabatte, intuendo che poteva trattarsi di spaccio di droga. Così i militari hanno impedito la via di fuga all'auto e hanno fermato i tre.
Il folle gesto per evitare l'arresto
Lo spacciatore, ovvero l'uomo residente a Seregno, nel tentativo di evitare le manette e non far trovare la droga ai carabinieri ha cercato di ingoiare tre dosi senza considerare la gravità del gesto. I militari sono riusciti a evitare tragiche conseguenze facendogli sputare la droga. Una volta in salvo, per lui sono scattate le manette: si tratta di un 38enne marocchino irregolare sul territorio nazionale con precedenti per reati contro il patrimonio e la persona. L'accusa ora è di spaccio di sostanze stupefacenti. In giornata il giudice ha convalidato l'arresto: l'uomo ora è imputato nel processo per direttissima con rinvio ad aprile, ha l'obbligo di presentazione ai carabinieri.