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Seregno, gli trovano in casa due chili di marijuana: “Spaccio per dare un futuro ai miei figli”

Un uomo di 44 anni è stato arrestato a Seregno (Monza) con l’accusa di spaccio e detenzione di sostanze stupefacenti. Durante la perquisizione in casa, sono stati trovati quasi due chili di marijuana, 45 grammi di cocaina e materiale per il confezionamento. I militari stanno poi conducendo ulteriori indagini per verificare se il giro di spaccio possa essere collegato alla ‘ndrangheta.
A cura di Ilaria Quattrone
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(Repertorio)
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"Spaccio per dare un futuro ai figli": sono queste le parole pronunciate da un uomo di 44 anni arrestato ieri martedì 15 dicembre a Seregno, in provincia di Monza e Brianza, con l'accusa di spaccio di sostanze stupefacenti. I carabinieri hanno trovato in casa quasi due chili di marijuana, 42 grammi di cocaina, novecento euro in contanti, una doppietta calibro 12 con munizioni e materiale per il confezionamento delle dosi.

Possibile legame con la ‘ndrangheta

Quando i carabinieri hanno bussato alla porta di casa sua, nel quartiere Crocione, l'uomo è rimasto particolarmente sorpreso tanto da esclamare: "Come avete fatto a trovarmi?". I militari sono poi entrati in casa e hanno dato inizio alla perquisizione durante la quale si è presentato alla porta un amico che, dopo ulteriori indagini, è risultato essere il nipote di tre persone uccise dalla ‘ndrangheta. Oltre alla droga, i militari del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Seregno non escludono un possibile coinvolgimento del 44enne in azioni illecite di stampo mafioso.

Nel 2017 il cognato è stato arrestato in una maxi operazione contro la ‘ndrangheta

Da altri approfondimenti è infatti emerso che il cognato del 44enne è stato arrestato e condannato per una maxi operazione avvenuta nel 2017 contro l'organizzazione criminale. I carabinieri non escludono quindi che il giro di spaccio possa essere collegato ad attività illecite condotte dalla criminalità organizzata. Quando l'uomo è stato portato in caserma ha giustificato la presenza della droga affermando di averlo fatto per dare un futuro ai suoi figli. Il 44enne, un manovale calabrese, incensurato e padre di due ragazzi, nelle prossime ore sarà giudicato per direttissima.

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