“Capi d’alta moda pagati 8 euro e rivenduti a 400”: il video del sequestro del laboratorio

Sequestrato un altro opificio cinese in Lombardia dove venivano sfruttati lavoratori che realizzavano capi d’abbigliamento d’alta moda che venivano pagati 8 euro e rivenduti poi a 400 euro.
A cura di Ilaria Quattrone
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Foto da guardia di finanza
Foto da guardia di finanza

Nella giornata di oggi, lunedì 4 novembre, è stato sequestrato un altro laboratorio cinese in Lombardia: l'opificio produceva capi di alta moda e si trovava a Samarate, comune che si trova in provincia di Varese. Stando a quanto scoperto dalla Guardia di Finanza, all'interno venivano prodotti capi di abbigliamento per un costo di 8 euro che poi venivano rivenduti per un costo di quattrocento euro ciascuno.

All'interno del laboratorio non sarebbero state rispettate le norme igienico sanitarie né quelle in materia di prevenzione incendi. I titolari, inoltre, avrebbero sfruttato la manodopera illecita e clandestina. Una volta all'interno dei laboratori, i militari della Guardia di Finanza avrebbero trovato diversi lavoratori di origine cinese. Alcuni di loro sarebbero stati sorpresi mentre dormivano all'interno di un capannone.

Durante i controlli, è emerso che nessuno di loro era in possesso di un regolare permesso di soggiorno. Tra loro c'erano anche alcuni minori. I ragazzini sono stati affidati tutti ai servizi sociali del comune di Samarate che si prenderà cura di loro. Nel frattempo le forze dell'ordine hanno denunciato il titolare della società. L'uomo è stato accusato di caporalato, sfruttamento ed ospitalità di manodopera clandestina, nonché per le gravi violazioni in materia di Salute e Sicurezza sul Lavoro.

Anche il proprietario del capannone è stato denunciato: dovrà rispondere dell'accusa di abusivismo edilizio visto che all'interno dormivano anche lavoratori non in sicurezza.

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