Sequestrato e violentato a Milano, le minacce dei due arrestati al 16enne: “Se denunci, mettiamo i video online”
È stato ascoltato a lungo, in audizione protetta, il 16enne che nella notte tra lunedì 9 e martedì 10 dicembre avrebbe subito violenze, sia fisiche che sessuali, da parte di un 14enne e un 44enne all'interno di un palazzo di Quarto Oggiaro, a Milano. Il ragazzo, affiancato dagli psicologi della clinica Mangiagalli, ha raccontato agli investigatori della polizia e ai magistrati gli abusi che sarebbe stato costretto a subire e le minacce che i due gli avrebbero rivolto: "Mi hanno detto che se li avessi denunciati avrebbero mandato in giro quei video". Il 16enne si riferiva ai filmati delle violenze che sarebbero stati girati dal 44enne e che ora sono al centro dell'indagine della polizia. L'uomo sarà sentito oggi, venerdì 13 dicembre, dal gip Alberto Carboni per la convalida dell'arresto, mentre l'interrogatorio del 14enne si dovrebbe tenere domani mattina.
Il racconto del 16enne delle violenze subite
Durante il colloquio con investigatori e magistrati, il 16enne ha raccontato di aver conosciuto il 14enne a scuola. I due si sarebbero dati appuntamento per lunedì sera nel palazzo del più giovane dei due, in un condominio popolare di Quarto Oggiaro. A quel punto, con una dinamica che deve essere ancora verificata, sarebbero iniziati gli abusi nello scantinato del palazzo e, ha affermato il 16enne, sarebbero proseguiti in un appartamento.
Il ragazzo ha aggiunto che, almeno nella prima fase, sarebbero state presenti anche altre persone. Questo aspetto, però, è ancora da accertare, così come, eventualmente, il loro ruolo nella vicenda. Il 16enne sarebbe stato colpito con calci, pugni e altri oggetti, e sarebbe stato costretto a subire atti sessuali. I due avrebbero girato diversi video con il cellulare e si sarebbero impossessati di quello della vittima.
Gli abusi sarebbero andati avanti per oltre tre ore. Nella notte, una volante della polizia di Stato ha incrociato il 16enne che vagava mezzo nudo in stato di shock e con segni di violenza sul corpo. Poco dopo, su indicazione dello stesso ragazzo, sono stati arrestati il 14enne e il 44enne.
Gli aspetti ancora da chiarire della vicenda
Non è ancora stato individuato il movente che avrebbe scatenato le violenze. È possibile che dietro a quanto accaduto la notte tra il 9 e il 10 dicembre possa esserci un presunto debito da poche decine di euro, ma anche le attenzioni di una ragazza. Deve essere ancora chiarito anche il rapporto tra il 14enne e il 44enne. I due sono vicini di casa nello stesso palazzo e il più giovane avrebbe chiamato l'altro "zio", ma non risulterebbero rapporti di parentela.
Gli investigatori dell’Ufficio prevenzione generale e della Mobile, coordinati dalla procuratrice aggiunta Letizia Mannella e dalla sostituta Ilaria Perinu, nelle prossime ore inizieranno a esaminare i dispositivi informatici sequestrati agli indagati. Oggi, 13 dicembre, il gip Carboni interrogherà il 44enne per la convalida del fermo, mentre domani sarà il turno del 14enne, ancora in stato di fermo al Centro di prima accoglienza del carcere minorile Beccaria. Le accuse nei loro confronti sono di violenza sessuale di gruppo, sequestro di persona, lesioni, produzione di materiale pedopornografico e rapina.