Sequestrati in una lavanderia 18 chili di petardi irregolari e scaduti
Ufficialmente era una lavanderia, ma dentro si vendeva un po' di tutto, dai pennarelli ai rossetti. In uno scatolone sul retro e nel soppalco della lavanderia e tintoria di viale Abruzzi, in zona Città Studi a Milano, la polizia ha trovato anche petardi e fuochi artificiali arrivati dalla Cina, senza etichette di alcun tipo e vecchi di anni. Gli agenti ne hanno sequestrato in tutto 18 chili.
I prodotti venduti dalla lavanderia di viale Abruzzi
Che all'interno di quella lavanderia si vendesse materiale che nulla aveva a che vedere con l'attività ufficiale, gli agenti del commissariato Città Studi lo hanno visto subito. Dalla cancelleria ai cosmetici, quella in viale Abruzzi era più di una semplice lavanderia e tintoria.
Poi, continuando a ispezionare il locale, si sono imbattuti anche in uno scatolone che al suo interno aveva diverse scatole colorate di petardi. Altro di quel materiale esplosivo ne è stato trovato nel soppalco del locale. La maggior parte di questo, anche se dalla potenza limitata, era sprovvisto di etichettatura CE. Anzi, ne aveva uno simile ma che sta a simboleggiare la China Export. Inoltre, gran parte dei 18 chilogrammi di artifizi pirotecnici sequestrati era pure scaduta.
I due titolari della lavanderia di viale Abruzzi, un uomo di 50 anni e una donna di 51 anni, entrambi di origine cinese, regolari e senza precedenti, sono stati denunciati.
Gli altri sequestri di Capodanno
Ieri nel monzese sono stati sequestrati due quintali di fuochi d'artificio in un'abitazione di Vimercate. A Desio, invece, sono state trovate delle bombe carta in una camera da letto mentre in un condominio di Mezzago i carabinieri hanno rinvenuto 35 chili di polvere da sparo appartenenti a un uomo di 31 anni.