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Sequestrati 93 chili di cocaina in Brianza, valgono oltre 4 milioni: arrestato un 31enne

A Seregno, in provincia di Monza e della Brianza, il 16 settembre è stato arrestato un 31enne. Gli agenti di Polizia hanno ritrovato 93 chili di cocaina nella sua abitazione.
A cura di Carlo Coi
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Immagine di repertorio
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Nella notte tra domenica 15 settembre e lunedì 16 settembre, a Seregno, un comune della provincia di Monza e della Brianza, la Polizia di Stato del commissariato Comasina ha effettuato un maxi sequestro di stupefacenti nell'abitazione di un 31enne di origine albanese. L'indagato è risultato essere incensurato: si tratterebbe di un volto noto alle forze dell'ordine perché legato da vincoli di parentela a personaggi già coinvolti in passato in altre inchieste sui traffici di droga. Sono stati sequestrati 93 chilogrammi di cocaina, la sostanza una volta immessa sul mercato avrebbe prodotto illegalmente dei guadagni milionari, secondo le prime ricostruzioni delle forze dell'ordine il profitto sarebbe stato di 4 milioni di euro.

Il maxi sequestro di 93 chili di cocaina

Il blitz è avvenuto a Seregno, comune della Bassa Brianza, alle prime luci dell'alba di lunedì 16 settembre. Le forze dell'ordine hanno fatto irruzione presso il domicilio di un 31enne di origine albanese, unico inquilino dell'abitazione incriminata. L'operazione è stata condotta dalla Polizia di Stato del commissariato Comasina e ha portato al maxi sequestro di 93 chilogrammi di cocaina pura. Lo stupefacente era pronto a inondare le strade della provincia e avrebbe generato dei guadagni illeciti pari a 4 milioni di euro. Ulteriori dettagli sul blitz effettuato dai poliziotti milanesi potrebbero emergere nelle prossime ore.

Il precedente legato alla mafia albanese

Non è la prima operazione antidroga andata in scena negli ultimi mesi in territorio lombardo. Il precedente risale al marzo scorso, con l'operazione "Apre's-ski" compiuta dalla Polizia di Stato. Gli agenti, anche in quel caso, erano riusciti a smantellare una vasta rete di spaccio di cocaina gestita da esponenti del crimine organizzato albanese, che operavano a Livigno, in provincia di Sondrio. L'operazione portò alla detenzione in carcere di 7 individui, mentre altri 5 sono stati sottoposti agli arresti domiciliari.

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