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Sequestrate oltre 20mila calamite vendute come souvenir: “Sono pericolose per chi le compra”

La Guardia di Finanza di Como ha sequestrato oltre duemila calamite e portachiavi che venivano venduti come souvenir ai turisti e che in realtà erano potenzialmente pericolosi per la salute dei consumatori.
A cura di Ilaria Quattrone
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La Guardia di Finanza di Como ha sequestrato oltre duemila calamite e portachiavi che venivano venduti come souvenir ai turisti e che in realtà non avevano alcuna indicazione minima richiesta dalla legge ed erano potenzialmente pericolosi per la salute dei consumatori.

I prodotti, che sono destinati ai consumatori e che devono essere commercializzati sul territorio italiano, devono riportare obbligatoriamente in lingua italiana sull'etichetta, sul prodotto, sulla confezione o sul foglio informativo, le seguenti indicazioni: la denominazione legale o merceologica del prodotto, il nome/ragione sociale/marchio e sede legale del produttore o di un importatore stabilito nell'Unione europea, l'eventuale presenza di materiali o sostanze che possono arrecare danno all'uomo, alle cose o all'ambiente, i materiali impiegati e i metodi di lavorazione quando possono essere determinati per la qualità e le caratteristiche merceologiche del prodotto.

Devono poi essere presenti le istruzioni, le eventuali precauzioni e destinazione d'uso. Dopo il sopralluogo, i due rappresentanti legali delle imprese sono stati segnalati alla Camera di Commercio di Como-Lecco per la vendita di prodotti non conformi, per violazione degli obblighi di informazione del consumatore e di etichettatura dei prodotti.

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