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Sequestrate 140mila sigarette elettroniche: contenevano metalli pesanti e troppa nicotina

La guardia di finanza ha sequestrato in Brianza 140mila sigarette elettroniche ‘puff’ considerate nocive per la salute. In tre sono stati denunciati per contrabbando e immissione in consumo di prodotti pericolosi.
A cura di Enrico Spaccini
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Foto di repertorio
Foto di repertorio

Circa 140mila sigarette elettroniche, per un peso complessivo di 12 tonnellate, sono state sequestrate dai finanzieri di Gallarate in un magazzino in provincia di Monza e della Brianza. Stando a quanto emerso dai vari controlli, sono considerate in contrabbando dei tributi come dazio dogale comunitario e Iva per circa 500mila euro. Tre persone sono state denunciate per il reato di contrabbando, con l'aggravante della transnazionalità, e per immissione in consumo di prodotti pericolosi. Gli acquirenti, circa 1.500 tra cui anche ragazzi giovanissimi, sono passibili di sanzione amministrativa da un minimo di 5mila fino ad un massimo di 50mila euro.

Il contenuto del liquido da fumo

Le indagini sono partite in seguito al sequestro di un plico di sigarette elettroniche di tipo ‘puff' di provenienza cinese e acquistabili da un noto portale online. Sottoposte ad analisi in laboratorio, è emerso che questo tipo di prodotto aveva una quantità di liquido da fumo ben al disopra dei 2 ml previsti dalla normativa vigente (5, 8, 10, 18, 20 e 22 ml). Un ml di prodotto è pari a circa 6 sigarette convenzionali. Quindi, la sigaretta elettronica da 22ml è equivalente a 6 pacchetti di sigarette.

Per quanto riguarda la nicotina, la legge tollera un massimo di 20mg/ml. In numerosi campioni, però, è stata individuata una concentrazione ben superiore, in un caso anche oltre i 90 mg/ml. Infine, nel liquido da inalazione sono stati individuati anche metalli pesanti come nichel e cadmio (associati a cancerogenicità), piombo (con rischi legati alla sfera riproduttiva), zinco e arsenico (collegati a pericolo di tossicità acuta).

Il magazzino nella Brianza

Ricostruendo la filiera attraverso l'analisi della documentazione fornita dalle società di spedizione e da sopralluoghi, i finanzieri sono riusciti a individuare il magazzino in cui venivano depositati questi prodotti in provincia di Monza e della Brianza. Su delega della Procura di Busto Arsizio, la guardia di finanza ha proceduto con la perquisizione e sequestrato 140mila sigarette elettroniche per un valore sul mercato pari a oltre 1 milione e mezzo di euro.

Tre persone, tutte di nazionalità cinese, sono state denunciate per contrabbando aggravato dalla transnazionalità e immissione in consumo di prodotti pericolosi. Le posizioni dei 1.500 acquirenti saranno vagliate dai Reparti competenti interessati. Tutti i clienti sono passibili di sanzione amministrativa che va da 5mila a 50mila euro. Per chi ha acquistato oltre 10 kg di prodotti si parla di reato di contrabbando.

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