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Sequestrano un ragazzo di 17 anni, lo minacciano e lo rapinano: arrestati cinque giovanissimi

Un 17enne ha denunciato alla stazione dei carabinieri di Vaprio d’Adda, nel milanese, di essere stato rapito due volte da un gruppo di ragazzi tra i 20 e i 23 anni: durante la seconda violenza è stato anche sequestrato e intimidito di consegnare mille euro in contanti.
A cura di Giorgia Venturini
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(Archivio)
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Cinque persona sono state arrestate con l'accusa di sequestro di persona a scopo di estorsione e rapina in concorso. I fatti risalgono allo scorso agosto quando un 17enne ha denunciato alla stazione dei carabinieri di Vaprio d'Adda, nel milanese, di essere stato avvicinato in un pub di Cassano d'Adda per una rapina. Gli indagati, tre italiani tra i 20 e i 23 anni, e due albanesi, di 20 e 22 anni, lo avevano minacciato costringendo a farsi consegnare dalla vittima una felpa e i contanti in suo possesso in quel momento.

Ma la violenza è andata avanti anche due giorni dopo: l'11 agosto in una pizzeria di Vaprio d'Adda i ragazzi hanno avvicinato nuovamente il 17enne. Qui lo hanno ancora derubato e lo hanno con forza caricato a bordo di un'auto conducendolo poco distante. Successivamente lo hanno intimidito più volte di provvedere al pagamento di mille euro: qualche ora dopo lo hanno rilasciato a Canonica d'Adda dove da qui è tornato a casa a piedi fino a Vaprio d'Adda.

Dopo la denuncia del minore sono scattate le indagini sviluppate dalla Sezione Operativa del N.O.R. della Compagnia di Pioltello: i carabinieri hanno sentito diversi testimoni e preso i sistemi di video sorveglianza del territorio. I primi tre arresti erano avvenuti sempre ad agosto quando i militari hanno eseguito un decreto di fermo emesso dal Tribunale di Milano: i ragazzi fermati si trovano in carcere a San Vittore a Milano a disposizione delle autorità giudiziarie. Nei giorni scorsi un terzo indagato si è costituito in carcere dopo esser stato individuato in carcere. Mentre l'ultimo ragazzo responsabile del reato si era nascosto nel paese d'origine, l'Albania, per sfuggire alla misura cautelare: è stato rintracciato nei giorni scorsi a Tirana grazie alla collaborazione della polizia albanese. Lì è ancora attualmente detenuto in attesa di essere estradato in Italia.

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