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“Sei un ignorante, torna al tuo posto o ti stacco un orecchio”: insulta i suoi alunni, maestra va a processo

Una maestra è finita a processo dopo che avrebbe insultato i suoi alunni di terza elementare in una scuola primaria di Eupilio, in provincia di Como. La donna è accusata di abuso di mezzi di correzione.
A cura di Alice De Luca
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(immagine di repertorio)
(immagine di repertorio)

Una maestra di 49 anni di Albavilla, in provincia di Como, è finita a processo con l'accusa di abuso di mezzi di correzione, dopo che avrebbe insultato i suoi alunni di terza elementare in una scuola primaria di Eupilio. Le indagini svolte dai Carabinieri hanno documentato, attraverso immagini e intercettazioni ambientali, i maltrattamenti che la donna avrebbe rivolto ai bambini, ai quali avrebbe detto frasi come: "Siete cattivi, siete ignoranti, piangete e poi dite che è colpa mia". A uno di loro avrebbe anche detto: "Sei un ignorante… torna al tuo posto o ti stacco un orecchio".

Le vicenda è cominciata nel 2022, quando i genitori, preoccupati da alcuni racconti riferiti dai bambini, hanno chiesto un colloquio alla maestra. La donna aveva rimandato l'appuntamento diverse volte e poi li aveva ricevuti affiancata da un'altra insegnante.

Insoddisfatti dalle risposte ottenute e preoccupati per la situazioni, i genitori avevano deciso di denunciare la maestra ai Carabinieri di Erba. Erano così partite le indagini, mentre la direzione scolastica aveva fatto in modo che le lezioni della maestra avvenissero a porte aperte e sempre in presenza di un altro insegnante.

Le telecamere installate dai Carabinieri avevano ripreso la maestra avvicinarsi a un bambino e rimproverarlo urlandogli a pochi centimetri dal viso. Per la donna era stato quindi emesso nel 2023 un decreto penale di condanna con il pagamento di 2400 euro, che lei però ha rifiutato. Per questo la maestra è finita davanti al giudice per l'udienza preliminare di Como, Walter Lietti, che ha rifiutato la richiesta di messa alla prova da lei presentata e l'ha rimandata a giudizio con l'accusa di maltrattamenti.

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