Segregata per tutta la vita in un laboratorio con la madre: così è stata salvata una ragazza di 18 anni
Una ragazza di 18 anni è stata trovata segregata in un laboratorio della provincia di Brescia. Ha vissuto tutta la sua vita in quelle mura sfruttata per lavorare. Con lei c'era anche la madre. Non è mai andata a scuola, non conosce nemmeno una parola di italiano. Nulla. Niente. Non ha mai potuto vedere se non quello spazio.
A trovarla sono state le forze dell'ordine. Come raccontato dal quotidiano Il Giorno, l'adolescente sarebbe stata allontanata dal padre che è rimasto a casa con il fratello maggiore. Da quel giorno non si sarebbero mai più visti. Lo scorso anno, ad aprile, sarebbe stata fermata dalle forze dell'ordine per un controllo. L'avrebbero trovata nella zona della Bassa pianura dove esistono diversi laboratori tessili clandestini.
Si tratta di luoghi dove i lavoratori restano lì per 24 ore al giorno e dove lavorano, mangiano, si lavano e dormono. Campano in condizioni igienico sanitarie precarie. Ed è proprio lì che gli agenti della polizia locale del paese hanno trovato la 18enne, originaria della Cina, che stava lavorando con la madre e altre persone. Dagli approfondimenti è emerso che la giovane fosse un fantasma: non risultava da nessuna parte.
L'unico documento disponibile è un atto di nascita, che sarebbe stato siglato nella provincia di Rovigo, dove avrebbe vissuto per un anno prima che i suoi genitori si separassero. Non è mai stata iscritta in alcuna scuola, non sarebbe mai stata visitata da un medico di base o in un ospedale. Adesso la ragazzina è stata affidata alla Questura e al tribunale di Brescia che dovrebbero adesso pensare a come tutelarla, proteggerla e prendersi cura di lei.