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Segrate, disagi a causa delle neve: il sindaco minacciato a casa sua davanti a moglie e figli

Il sindaco di Segrate Paolo Micheli è stato minacciato a casa sua davanti a moglie e figli. A scatenare la rabbia di uno dei suoi cittadini sono state le strade ancora imbiancate dalla neve: nel paese alle porte di Milano non sono stati sufficienti gli spazzaneve e i disagi, dunque, non sono stati pochi. Il sindaco si è già presentato dai carabinieri per sporgere denuncia nei confronti del cittadino che lo ha aggredito verbalmente.
A cura di Giorgia Venturini
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È stato minacciato in casa sua davanti a moglie e figli perché non avrebbe gestito bene l'emergenza neve per le vie di Segrate. Vittima della rabbia di un cittadino è il sindaco del paese alle porte di Milano Paolo Micheli, che ha raccontato quanto accaduto sulla sua pagina Facebook: "Una persona che abita nella mia via mi ha citofonato per insultarmi di fronte a mia moglie e alle mie bambine, invitandomi a uscire per picchiarmi". Il primo cittadino così ha denunciato tutto ai carabinieri, rivolgendosi poi all'autore del gesto: "Se ti senti in diritto di lamentarti, scrivimi oppure vieni in comune ma non davanti a casa mia".

Gli spazzaneve non sono stati sufficienti per pulire le strade

Segrete, così come altre città lombarde, dal 27 dicembre sera ha dovuto fare i conti con la neve caduta per le strade della città. Qui qualcosa non ha funzionato: in strada sono scesi meno spazzaneve di quanto in realtà sono previsti nell'appalto. I mezzi non sono riusciti a raggiungere la città perché rimasti bloccati nel traffico, nonostante i diversi allarmi nei giorni precedenti. "Il servizio è andato quindi molto a rilento e vi sono vie non ancora spazzate. Naturalmente accerteremo le responsabilità e faremo pagare penali e danni nel caso vengano accertate inadempienze da parte della società appaltatrice, che lavora con il Comune da diversi anni senza problemi", precisa il sindaco. E poi si è scusato: "Mi scuso con la cittadinanza per questo disservizio, faremo in modo che non capiti più".

Sindaco: Non capisco la rabbia per qualche ora di disagio

Le lamentele alla difficile circolazione a causa della neve ha poi sollevato l'indignazione del primo cittadino che, in questo anno così particolare, non capisce il motivo di così tanta rabbia: "Abbiamo avuto un anno incredibilmente difficile, siamo stati chiusi in casa per mesi interi e ci sono stati imposti obblighi e limitazioni di ogni tipo. Da dieci mesi ricevo bollettini e do notizie tragiche sulla pandemia". Dunque: "Faccio un po' fatica quindi a comprendere perché qualche ora di disagio abbia provocato così tante proteste, frasi oltraggiose, insulti e minacce". E poi conclude: "Si è trattato di una situazione tutt'altro che nuova, molto simile a quella di tante altre intense nevicate del passato".

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