Sedicenne stuprata in piazza Castello a Milano: il racconto della vittima
Tre ore di paura, fino all'arrivo provvidenziale della volante della polizia. Gli agenti su quella pattuglia, all'alba di lunedì 29 agosto, hanno trovato la sedicenne tramortita sul prato, con i pantaloni abbassati e forti dolori su tutto il corpo. Confusa e ferita, ma senza alcun dubbio. "Sono stata violentata". Cos'è successo, quella notte?
Il racconto della vittima
Fondamentali saranno le immagini acquisite dalla telecamere di sorveglianza della zona intorno a piazzale Cadorna. Ma grazie ai ricordi della ragazza, una sedicenne milanese, gli inquirenti stanno mettendo insieme pezzo per pezzo, cercando di risalire all'identità dell'aggressore.
La ragazzina ha 16 anni, è di Milano e quella sera come tanti liceali ha detto ai genitori che avrebbe dormito dalla migliore amica. Una scusa innocente per guadagnarsi la libertà di trascorrere la serata a ballare e divertirsi in compagnia. Con un gruppo di amiche tira tardi, fino alle prime ore dell'alba.
La sedicenne rimasta da sola
Fuori dall'ultimo locale, in via Alemagna, le ragazze si perdono di vista. È in quel momento che la sedicenne rimane da sola, e viene avvicinata da un giovane apparentemente gentile che si offre di accompagnarla alla più vicina fermata del taxi.
La violenza
Durante il tragitto, il ragazzo si trasforma. Le avances sono insistenti, si avvicina sempre di più. Finché non la scaraventa sul prato davanti al Castello Sforzesco, e le abbassa i pantaloni. Si è allontanato solo dopo un eterno quarto d'ora, lasciando la ragazza in lacrime a terra.
In questo modo è rimasta, immobile per lo shock, per altre due ore. Fino alle 7 di mattina, quando è passata la pattuglia della polizia e si è accorta di lei. Spogliata, tremante.