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Sedicenne segregata in casa: la picchiano e le vietano di uscire con gli amici, denunciati il padre e la compagna

Niente uscite con gli amici, il divieto del telefono e dei social. Per cinque lunghi anni, una 16enne è stata costretta a vivere una sorta di prigionia nella propria casa a Turate, in provincia di Como, per volontà del padre e della compagna. I due sono ora a processo per maltrattamenti in famiglia.
A cura di Giulia Ghirardi
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Niente uscite con gli amici, il divieto del telefono e dei social. Anche il flauto le è vietato perché la musica è ritenuta dal padre "un'attività non adeguata alle donne". Questa è la condizione che è stata costretta a vivere una 16enne per cinque lunghi anni a Turate, in provincia di Como.

A fine agosto 2021, dopo l'ennesimo sopruso, la ragazza si era sfogata con una coppia conosciuta al parco raccontando la vita che da tempo era costretta a sopportare nella propria casa. Dopo aver ascoltato il racconto della ragazza, la coppia aveva subito allertato il Telefono Azzurro. La 16enne era così stata presa in carico dai carabinieri e collocata in una comunità per minori. Parallelamente, erano intanto iniziate le indagini coordinate dal sostituto procuratore di Como, Antonia Pavan.

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, per anni la ragazza sarebbe stata obbligata a occuparsi delle faccende domestiche e a indossare costantemente velo e abiti lunghi nonostante la costante richiesta di potersi mettere un abbigliamento uguale a quello delle proprie coetanee. A questo si aggiungeva il divieto di poter avere frequentazioni, usare il cellulare e i social media, o di frequentare attività extrascolastiche, finché anche l'andare a scuola della ragazza era diventato poco gradito. Così, la convivenza con il padre e la nuova compagna era diventata una sorta di prigionia per la 16enne. In aggiunta, ad aggravare la situazione, un atteggiamento costante di vessazioni, offese, minacce e violenze fisiche e morali. Anche chiamare la madre in Marocco sembra le venisse concesso soltanto in base all’umore della coppia, 49 anni lui e 37 lei, ora entrambi a processo per maltrattamenti in famiglia.

I due hanno deciso di affrontare il processo dibattimentale, negando di aver mai maltrattato o posto limitazioni alla ragazza. All’apertura del processo al tribunale di Como, la figlia ha, però, confermato ogni dettaglio di ciò che aveva raccontato all’epoca, inclusi alcuni episodi coerenti con quanto avevano notato anche le amiche, ascoltate come testimoni.

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