Sedicenne denuncia stupro in piazza Castello a Milano: c’è l’identikit dell’aggressore
Sarebbe un giovane dalla pelle olivastra. È il ragazzo che la notte tra domenica 28 e lunedì 29 agosto si è offerto di accompagnare una coetanea alla fermata del taxi, zona Castello Sforzesco, dopo una serata tra i locali del centro storico. "Mi ha violentata", dirà lei alla polizia pochi minuti dopo, confusa e accovacciata a terra. E la clinica Mangiagalli, esperta in questo genere di reati, confermerà: è avvenuto un abuso.
La ricostruzione della vicenda
La ragazzina ha 16 anni, è di Milano e quella sera come tanti liceali ha detto ai genitori che avrebbe dormito dalla migliore amica. Una scusa innocente per guadagnarsi la libertà di trascorrere la serata a ballare e divertirsi in compagnia. Con un gruppo di amiche, tirano tardi fino all'alba.
Qui, al momento di rincasare, incontra un giovane. È gentile, si offre di accompagnarla alla fermata del taxi più vicina. Finché non si trasforma all'improvviso: durante il tragitto lui prova a baciarla, più volte, la tocca sempre più insistentemente, nonostante i ripetuti rifiuti della giovane che infine riesce a divincolarsi.
La 16enne è in stato confusionale, spaventata, crolla sul prato pochi metri più in là. Quando vede passare una pattuglia riesce però a riprendersi, e a richiamare l’attenzione. Trema, ha i pantaloni abbassati. Lamenta forti dolori.
Le telecamere di sorveglianza
Adesso è caccia all'uomo. Gli investigatori della squadra mobile guidata da Marco Calì sono sulle sue tracce: fondamentali saranno le immagini acquisite dalle telecamere di sorveglianza della zona, che hanno ripreso e immortalato le violenze di quella notte.