Sebastiano Bianchi si scusa: “Schiavo di pensieri negativi, ma non si può scappare da se stessi”
"Chiedo scusa per il mio gesto e tutte le conseguenze che ha causato". Con una story su Instagram Sebastiano Bianchi, il 29enne giocatore del Legnano basket knights la cui scomparsa aveva fatto preoccupare per due giorni famigliari e compagni di squadra, ha chiesto scusa a tutti per il suo gesto. "L'intento non era quello di spaventare o creare panico e preoccupazione – ha scritto Sebastiano Bianchi -. Il mio scopo era l'opposto: da mesi ormai sono tornato a essere schiavo di pensieri negativi che credevo di aver lasciato alle spalle definitivamente, in un momento di profonda crisi non ho trovato via d'uscita se non quella di sparire, in silenzio, senza disturbare".
Sebastiano Bianchi è tornato a casa dopo essere sparito per due giorni
Sebastiano Bianchi è scomparso nella notte tra lunedì e martedì scorsi da Verbania, città sulla sponda piemontese del lago Maggiore dove risiede. La sua auto era stata trovata parcheggiata sul lungolago, aperta e con all'interno i suoi effetti personali e il suo cellulare parzialmente resettato. Le circostanze di questo allontanamento avevano spaventato la famiglia del cestista, anche se i compagni di squadra avevano riferito di non aver notato nulla di strano nel comportamento di Bianchi. I carabinieri e i vigili del fuoco avevano avviato le ricerche, scandagliando anche il fondale del lago nell'ipotesi di un gesto estremo da parte del 29enne. Dopo 48 ore senza dare sue notizie, nella notte tra mercoledì e giovedì la lieta notizia: il 29enne è tornato a casa dei genitori, a Verbania, spiegando che aveva bisogno di una pausa. Aveva trascorso i due giorni di blackout in compagnia di un'amica, che dopo aver visto l'appello dei suoi compagni di squadra a "Chi l'ha visto?" lo avrebbe convinto a tornare a casa.
Le sue scuse: Non si può scappare da se stessi
Sebastiano, che nel frattempo è stato reintegrato dal Legnano basket knights, di cui è uno degli elementi di spicco, nel post di scuse ha aggiunto: "Non sopportavo più che altri intravedessero questo enorme disagio in me e ne fossero appesantiti o che subissero la mia sofferenza. Ma non si può scappare da se stessi". Poi ha voluto ringraziare "chiunque abbia dedicato un pensiero o un messaggio a me e soprattutto alla mia famiglia; ho realizzato che ci sono tante persone disponibili ad aiutarmi e a sostenermi, nonostante il mio modo eccessivo di essere e di vivere, ho lasciato qualcosa di buono in voi come voi in me. Vi assicuro che ho sentito questo bene e ve ne sono sinceramente grato".