Sebastiano Bianchi, riprese le ricerche: nella sua auto il cellulare e nessuna traccia di sangue
Sono riprese stamattina le ricerche dei carabinieri e dei vigili del fuoco di Verbania per trovare Sebastiano Bianchi, il ragazzo di 29 anni, giocatore del Legnano Basket Knights, scomparso lunedì sera dopo essere uscito da casa dei suoi genitori senza dare comunicazione. I sommozzatori stanno scandagliando le acque del Lago Maggiore, dove gli inquirenti temono sia caduto o abbia deciso di lanciarsi, mentre i militari stanno ascoltando genitori ed amici per ricostruire gli ultimi giorni del ragazzo e capire se ci fossero stati segnali in una o nell'altra direzione che possano aiutare nelle indagini. In giornata è previsto l'arrivo di nuove squadre di sommozzatori da Torino.
Nell'auto di Sebastiano il cellulare e nessuna traccia di sangue
Al momento, secondo quanto raccolto da Fanpage.it, non è ancora stata formulata alcuna ipotesi di reato. Troppo presto, fanno sapere i carabinieri, perché il quadro della vicenda non è ancora chiaro. Nel frattempo, questi ultimi stanno analizzando il cellulare ritrovato nell'auto di Sebastiano, trovata parcheggiata ma aperta sul lungolago di Verbania, nei pressi di Stresa. La vettura del 29enne è stata perquisita dai carabinieri che oltre al telefono personale del ragazzo, totalmente resettato, hanno trovato altri suoi oggetti personali. Nell'abitacolo i militari non hanno trovato alcuna traccia di sangue. È verosimile pensare, vista anche l'impossibilità di prendere un traghetto in quel punto, che Sebastiano si sia allontanato a piedi. Ieri Sebastiano era atteso agli allenamenti della squadra.
Il presidente del Legnano Basket: Era più sorridente del solito
Il presidente della Legnano Basket Marco Tajana, raggiunto dalla Gazzetta dello sport, che Sebastiano "in questi giorni era anche più sorridente del solito. Personalmente stavo cominciando a conoscerlo. Ci scambiavamo qualche battuta, la prima impressione è stata ottima". Poi, ha aggiunto che "tutto il gruppo è ovviamente sconvolto. Chi l’avrebbe detto… non c’era motivo di pensare a una cosa del genere".