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“Se fate fuori il mio compagno vi regalo una casa”: così la mantide di Parabiago ha fatto uccidere Fabio Ravasio

Secondo la Procura la donna, 49 anni, avrebbe inscenato il finto incidente in bicicletta per mettere le mani sull’eredità del compagno. Tra i complici del progetto omicida anche uno dei figli, il genero e l’amante.
A cura di Francesca Del Boca
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Tutto per l'eredità. Immobili, cascinali, soldi in banca. "Se ammazzate il mio compagno vi regalo una casa a testa", aveva promesso alla "mantide di Parabiago" Adilma Pereira Carneiro ai sicari ingaggiati per uccidere Fabio Ravasio, 52 anni, ex arbitro e sportivo che gestiva un negozio di spedizioni a Magenta, inscenando un tragico incidente in bicicletta. "Ci diceva che non lo sopportava più, e che aveva il conto corrente bloccato a causa del marito. Senza quei soldi non sarebbe stato possibile ristrutturare le case da darci".

L'uomo era stato investito lungo la provinciale 149 tra Casorezzo e Parabiago intorno alle 20 di venerdì 9 agosto: nel tardo pomeriggio aveva deciso di uscire in mountain bike per un giro fino a Magenta, e sulla strada del ritorno è stato travolto da quella che sembrava un'auto pirata. Tutto finto. Per la Procura si è trattato solamente un piano lucido e spietato: chi guidava, dall'analisi delle telecamere, si sarebbe appostato tra le campagne per entrare in azione all'arrivo dell'ignaro ciclista.

Un progetto studiato dalla compagna per mesi e mesi, secondo gli investigatori, con il solo obiettivo di mettere le mani sui soldi in banca e sulle numerose proprietà del compagno, sette immobili (tra cui un cascinale) per milioni e milioni di euro. Con tanto di recita da parte della donna che da anni stava al suo fianco, che in passato è stata trovata con 12 chili di cocaina in casa e a cui la famiglia Ravasio già aveva comprato una casa da 500mila euro: "Aiutatemi a trovare chi ha ucciso mio marito", il suo accorato appello alla comunità dopo il finto incidente.

Al volante, come emerso dall'attività d'indagine, uno dei 9 figli di Adilma Pereira Carneiro (di cui gli ultimi 2 avuti proprio con Ravasio), 26 anni, e altri quattro "pali" assoldati da un amico barista, tra cui il fidanzato di una delle figlie e l'amante della donna, tutti arrestati dai carabinieri della compagnia di Legnano con l'accusa di omicidio in concorso.

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