Scuola pubblica di Varese non paga per mesi i supplenti: “Nessuno ci aiuta, i risparmi sono finiti”
"Le rate dei miei stipendi risultano ancora come risorse in corso di assegnazione e nessuno sa darmi risposte o aiutarmi": a raccontarlo a Fanpage.it è la docente, partita dalla Puglia, che alcuni mesi fa ha denunciato sempre attraverso la nostra redazione di non aver ricevuto alcuno stipendio durante il periodo di insegnamento all'Istituto Professionale Di Stato Pietro Verri di Busto Arsizio (Varese).
La donna attualmente è in congedo parentale per alcune esigenze familiari ed è in attesa di ricevere le retribuzioni di febbraio, marzo e aprile scorso: "Lo stipendio di gennaio sarà liquidato oggi. Mancheranno però tutti gli altri nonostante i ripetuti solleciti. I fondi sono stati stanziati, ma ancora non è arrivato nulla. Non ho parole per esprimere il disagio che mi dà questo periodo".
L'insegnante è madre di un bimbo di 22 mesi: "Non voglio accusare nessuno, ma voglio solo avere i miei soldi e mettere una pietra sopra su una situazione che mi sta logorando. Solo oggi le risorse sembrerebbero essere state sbloccate e quindi autorizzate e non sarebbero più in corso di assegnazione. Ancora però febbraio, marzo e aprile non sono arrivati. I risparmi stanno finendo. Andiamo a lavorare non solo per una soddisfazione personale, ma anche per guadagnare".
Un'altra docente ha spiegato di essere ancora in attesa di alcuni stipendi: "Per riuscire a farmi pagare, ho dovuto fare un atto di resistenza molto forte. Il 24 aprile era terminato il mio contratto e ancora non avevano autorizzato nessuna rata. Dopo che a marzo ho ricevuto le mensilità di ottobre e novembre, ho inviato una diffida legale e ho subordinato l'accettazione della proroga. Questo ha fatto sbloccare qualche autorizzazione: ho ricevuto una piccola parte della mensilità di gennaio, una di febbraio e una di marzo che dovrei ricevere entro fine maggio. È stato anche autorizzato il pagamento di aprile. Restano ancora da saldare dicembre e gran parte di gennaio. Sostengono che ci sia un problema informatico. La situazione è vergognosa".
La situazione all'interno dell'Istituto non sembrerebbe delle più rosee.
La preside è in aspettativa non retribuita mentre la vicepreside, una collaboratrice e il presidente del consiglio d'Istituto, hanno rassegnato le dimissioni. All'origine ci sono alcuni episodi non molto chiari: nei mesi scorsi, proprio contro la dirigente scolastica, era stato appeso uno striscione con una poesia offensiva. Non solo: si sarebbe rotto un tubo nel tetto della segreteria amministrativa che avrebbe allagato gli uffici. Alcuni documenti che erano all'interno sarebbero addirittura spariti.
Dal Provveditorato di Varese è stato spiegato che a settembre arriverà una nuova dirigente: la soluzione non sembrerebbe però soddisfare insegnanti e genitori che ritengono come il problema sia più complesso. È stato anche interpellato l'ispettorato del lavoro che non possono interferire trattandosi di un ente pubblico.
E proprio per cercare di trovare una soluzione che nel pomeriggio di ieri si è tenuto un incontro con il sindaco di Busto Arsizio. Secondo quanto riferisce a Fanpage.it una di loro il primo cittadino, pur non potendo intervenire direttamente nella questione, ha assicurato che presto contatterà il provveditore competente.