Scuola, il Comune di Milano cerca 50 prefabbricati da usare come aule a settembre
Cinquanta moduli prefabbricati da usare come aule per consentire la riapertura delle scuole a settembre nel rispetto del distanziamento previsto. Il Comune di Milano cerca aziende in grado di produrre e installare i container temporanei che dovranno ospitare gli studenti.
Prefabbricati per allargare le scuole, Palazzo Marino cerca fornitori
Palazzo Marino ha pubblicato sul suo sito un avviso "per la costituzione di un elenco di operatori economici da invitare alle procedure negoziate per la fornitura e la posa in opera chiavi in mano di moduli temporanei destinati ad aule scolastiche e locali accessori". L'avviso, si legge in una nota del Comune, rimarrà aperto fino al 31 dicembre 2020, ma l'amministrazione potrà avviare la prima procedura a inviti a partire dal prossimo 22 luglio.
Sfruttati i poteri commissariali del sindaco sull'edilizia scolastica
Il sindaco Giuseppe Sala ha annunciato di voler utilizzare i poteri commissariali dei primi cittadini in materia di edilizia scolastica per velocizzare l'iter. "Utilizzeremo questi poteri per sveltire i lavori sulle scuole, ogni spazio diventerà molto importante". Proprio in virtù di questi poteri è possibile usare la procedura negoziata per l'affidamento dei lavori, senza pubblicazione di bando di gara.
"I poteri commissariali del sindaco – spiega Paolo Limonta, assessore all'Edilizia scolastica – ci permettono di abbattere i tempi per l'assegnazione, partendo al più presto con la procedura negoziata per la realizzazione delle 50 strutture temporanee necessarie per ospitare le bambine e i bambini. Solo recentemente sono state definite nel dettaglio le linee guida per la riapertura delle classi a settembre, che ci hanno permesso di avere un quadro più chiaro sulle esigenze delle scuole milanesi. Appena avute queste informazioni, siamo partiti per avviare le procedute per realizzare questi moduli".
Assessore Limonta: Chiediamo possibilità di smontare e riutilizzare le strutture
L'avviso pubblicato prevede la fornitura "chiavi in mano", ovvero comprensiva delle attività di progettazione, realizzazione, trasporto, installazione e allacciamento dei prefabbricati, la predisposizione del piano di posa su qualsiasi superficie individuata, la fornitura della corrente di cantiere, gli allacciamenti elettrico e idrico alle reti infrastrutturali della scuola, oltre alle certificazioni necessarie. "Nell'avviso è anche richiesta la possibilità di smontaggio o rimontaggio dei prefabbricati per un eventuale successivo riutilizzo in periodo di normale attività", ha sottolineato l'assessore. L'importo massimo contrattuale previsto nel primo accordo quadro soggetto a ribasso è stimato in 3 milioni e 740 mila euro, oneri Iva al 22% e altre spese incluse.