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Scudetto all’Inter, 13enne ferito durante la festa in piazza Duomo: “Ero pieno di sangue”

Un ragazzo di 13 anni è stato ferito durante la festa per lo scudetto dell’Inter. Il giovane ha deciso di raccontare quello che gli è successo con “la speranza è che questi incidenti non si ripetano più”.
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Durante i festeggiamenti per la vittoria dello scudetto da parte dell'Inter, avvenuti la sera del 22 aprile in piazza Duomo a Milano, dopo il successo nel derby contro il Milan, un ragazzo di appena 13 anni è rimasto gravemente ferito a una gamba. "Sento un botto fortissimo, come un’esplosione. Qualcuno ha tirato un petardo o qualcosa di simile. Le orecchie ronzano e la gamba mi cede. Cado e non riesco più a muovere il piede. Poi mio papà mi prende in braccio, vedo che c’è un buco nella gamba e sono ricoperto di sangue. Inizio a piangere, il dolore è fortissimo", racconta il giovane che è stato operato d'urgenza, ma fortunatamente se l'è cavata molto bene.

Ferito durante i festeggiamenti per lo scudetto dell'Inter

A raccontare quanto gli è successo la sera del 22 aprile è lui stesso: ha infatti voluto scrivere una lettere anonima (anche vista la minore età) al Corriere della sera per sensibilizzare come quelli debbano essere "momenti felici per festeggiare con serenità e non episodi con epiloghi pericolosi". Una raccomandazione che si spera sempre debba risultare inutile, ma i fatti dimostrano che – purtroppo – così non è. E allora, a maggior ragione in previsione della festa prevista per domenica 28 aprile (quando ci sarà anche il giro per la città del pullman scoperto con i giocatori), è bene ascoltare il racconto del 13enne rimasto ferito a una gamba mentre festeggiava il successo della sua squadra del cuore.

"Ho 13 anni e non ho avuto la fortuna di vivere il Triplete; per me questo è solo il secondo scudetto, ma fin da piccolino sono sempre andato allo stadio con il mio papà. […] Ora l’occasione di festeggiare appieno è finalmente arrivata anche per me. Preparo la bandiera con le due stelle e mi riverso in strada con gli amici. I clacson suonano ovunque, i cori fanno da cornice ad un’atmosfera unica e indimenticabile e io sono felice come non mai".

Il racconto del 13enne al Corriere della sera poi continua:

"Mi piacerebbe aspettare l’arrivo dei miei idoli che hanno promesso di raggiungere noi tifosi in Duomo, per abbracciarli e ringraziarli, ma so che arriverebbero troppo tardi per me e, quindi, mi incammino per tornare a casa. Durante la strada continuo a cantare i cori, finché sento un botto fortissimo, come un’esplosione. Qualcuno ha tirato un petardo o qualcosa di simile. Le orecchie ronzano e la gamba mi cede. Cado e non riesco più a muovere il piede. Poi mio papà mi prende in braccio, vedo che c’è un buco nella gamba e sono ricoperto di sangue. Inizio a piangere, il dolore è fortissimo".

A 13 anni operato d'urgenza: "La festa ora è proprio finita"

Poco dopo è arrivata l'ambulanza, che ha immediatamente accompagno il 13enne in ospedale per affidarlo alle cure dei medici.

"Devo essere operato rapidamente perché la ferita è profonda. La diagnosi è dura da accettare: ho una lesione al nervo che comanda il piede e delle lacerazioni ai muscoli. La notizia per me è terribile, ho molta paura delle conseguenze che potrebbero esserci, anche perché oltre all’Inter ho una grande passione, il kart. L’intervento è andato bene e ringrazio per questo i medici che mi hanno assistito con tanta cura. Il recupero però sarà molto lungo, mi attendono mesi di fisioterapia per riprendere la funzionalità motoria del piede".

Ovviamente l'augurio è che il 13enne possa tornare quanto prima a tifare e festeggiare la sua squadra e a correre sui kart, ma questo racconto, fortunatamente senza conseguenze gravi o irreversibili, dimostra che spesso momenti di festa possono in poco tempo trasformarsi in tragedia. "La speranza è che questi incidenti non si ripetano più", conclude il giovane. E come non dargli ragione.

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