Scoppia una rivolta nel carcere minorile Beccaria di Milano: i detenuti incendiano un materasso
Nuovo episodio di violenza al carcere Beccaria di Milano: nella notte fra martedì 20 e mercoledì 21 agosto alcuni giovani detenuti hanno dato fuoco a un materasso. Gli agenti della Polizia penitenziaria hanno quindi evacuato le celle, portando una ventina di loro in cortile. A quel punto sarebbe scoppiata una rivolta all'interno dell'istituto penitenziario e, durante la sommossa, un secondino ha ricevuto un colpo alla testa. La situazione è rientrata grazie all'intervento del nucleo Radiomobile dei Carabinieri e della Squadra Volanti della Questura di Milano. Cinque agenti di Polizia penitenziaria e tre detenuti sono quindi stati portati in ospedale per una leggera intossicazione.
Purtroppo la situazione dell'istituto penitenziario minorile di Milano risulta sempre più complessa, soprattutto a causa del sovraffollamento e della mancanza di progetti volti al recupero dei giovani detenuti. Una situazione a cui il nuovo direttore, Claudio Ferrari, sta cercando di porre rimedio, ma non è facile dopo anni e anni di malagestione. A maggior ragione dopo l'inchiesta della Procura della Repubblica di Milano che ha appurato l'esistenza di un sistema di torture e soprusi sui detenuti operati da molti dei poliziotti in servizio presso la casa circondariale.
Già prima i riflettori si erano (finalmente) accesi sul Beccaria, quando sette ragazzi sono evasi in prossimità delle festività natalizie. E in molti avevano iniziato a interrogarsi sulle condizioni in cui i ragazzi reclusi dovevano vivere e di quanto questo fosse molto distante dall'idea di rieducazione e reinserimento sociale che qualsiasi carcere dovrebbe avere, a maggior ragione quello minorile.
Da quel momento è stato un continuo susseguirsi di episodi gravi, fino alla scorsa notte, quando – intorno all'una – un gruppo di detenuti ha dato alle fiamme un materasso in una cella. I poliziotti hanno quindi evacuato una parte della struttura, per precauzione. Radunati in cortile, i ragazzi hanno dato vita a una protesta. Un agente è stato anche colpito alla testa durante i tumulti.
Il personale interno all'istituto penitenziario, sempre più sguarnito, nonostante aumenti il numero dei detenuti, non riusciva a gestire da solo quella situazione e quindi è stato costretto a chiedere il supporto a Polizia e Carabinieri, che hanno inviato sul posto alcune volanti. La protesta è stata quindi sedata.
Nel frattempo sono intervenuti anche cinque mezzi dei vigili del fuoco per spegnere le fiamme, ma cinque agenti e tre detenuti sono stati trasferiti in ospedale per intossicazione.