Scoppia un incendio al centro di accoglienza migranti, 54 persone evacuate per i fumi tossici

Sono 54 le persone che la scorsa notte hanno dovuto lasciare i propri alloggi del centro di accoglienza in via Sant'Antonino a Malgrate (in provincia di Lecco). Un incendio divampato nel vano contatori al piano interrato ha creato una coltre di fumo densa che ha reso in pochi minuti l'area irrespirabile. Tutti i migranti, tra cui molti bambini, ospiti del centro sono stati portati in un'altra struttura a Valmadrera in attesa che i loro alloggi tornino di nuovo vivibili.
L'intervento dei vigili del fuoco
La chiamata ai vigili del fuoco è partita nella notte tra sabato 21 e domenica 22 gennaio. I soccorsi sono arrivati con un'autopompa e un'autobotte, e attrezzati con autoprotettori e termocamere per ripararsi dal fumo denso.

L'incendio è partito dal piano interrato, dove sono installati i contatori. Probabilmente si è trattato di un cortocircuito che ha provocato, oltre alle fiamme, anche la mancanza di corrente elettrica a tutto l'edificio.
Al lavoro per la riparazione dell'impianto elettrico
Spento il rogo, i vigili del fuoco hanno piazzato dei ventilatori per aspirare i fumi tossici che si sono sviluppati. Stando alle prime informazioni, sembra che nessuno abbia necessitato di cure mediche, visto che l'evacuazione è avvenuta non appena si è capito che qualcosa stava accadendo. I pompieri hanno poi provveduto ad aiutare gli ospiti della struttura a prendere i beni di prima necessità dai propri alloggi, in attesa che questi tornino agibili.

L'intervento di emergenza si è concluso intorno alle 3 di notte, nel frattempo sul posto era arrivato anche il sindaco di Malgrate, Flavio Polano. Presto i 54 sfollati potranno tornare ai propri alloggi, il primo intervento di riparazione dell'impianto elettrico, infatti, è previsto in giornata.